Linas

Monte Linas

La foresta di Linas è stata acquisita come proprietà demaniale da privati. Si trova nel cuore del territorio del M. Linas, che con i suoi 1236 m s.l.m.m. rappresenta il complesso montuoso più alto del territorio del Campidano.

Il Massiccio del M. Linas è in gran parte di formazione granitica, ed è costituito da tre principali vette: Punta Perda de sa mesa (1236m. s.l.m.m.), Punta Cammedda (1186m s.l.m.m) particolarmente suggestiva per i roccaforti rocciosi che la caratterizzano e per la presenza di un relitto di tassi, e infine Punta sa Cabixetta (12020 m s.l.m.).
Il territorio del Linas è sempre stato, fina dai tempi antichi sfruttato per le sue risorse: il legnatico, il pascolo e la caccia. Sono presenti ancora oggi i resti di capanne o edifici costruiti per permettere queste attività, la sede del cantiere è stata ricava dalla ristrutturazione del vecchio Ovile Linas utilizzato dai caprari che vi soggiornavano tutto l’anno per il governo del bestiame.
Tutto il territorio è percorribile grazie a diversi sentieri segnati e tracciati dal CAI che permettono di fruire il territorio e ammirare le bellezze naturalistiche.

Inquadramento geografico:
Provincia: Medio Campidano Comune: Gonnosfanadiga Superficie: 812 ettari
Aspetti vegetazionali:
La foresta è caratterizzata dalla presenza di boschi principalmente di leccio per la maggior parte della sua estensione, a cui si associano la fillirea e il corbezzolo. In alcune porzioni del territorio sono presenti delle aree rimboschite a pino radiata, impiantate intorno agli anni 70 dalla Società Marsilva. Sono inoltre presenti delle aree caratterizzate dalla tipica macchia a foresta con un netta prevalenza del corbezzolo, associato al leccio, all’erica, alla fillirea e al ginepro. Nelle aree cacuminali la vegetazione è quella tipica della gariga caratterizzata dalla presenza di numerose specie arbustive quali il timo, l’elicriso italico e quello endemico del Monte Linas, le ginestra , la betonica fetida ed altre specie che, durante il periodo primaverile, sono particolarmente suggestive per i colori e i profumi.
Aspetti faunistici:
La zona ospita numerose specie animali. Sono presenti il cinghiale, la volpe, il gatto selvatico, la lepre sarda, la donnola, il riccio e più raramente la martora. In questi luoghi abitano un elevato numero di uccelli tra cui la ghiandaia, il gheppio, la poiana, la pernice, il falco pellegrino, lo sparviero ed alcuni esemplari di aquila reale che tendono a nidificare sulle cime più alte e meno accessibili, e ancora animali rari come il cervo sardo, il muflone e il geotritone.
Come si raggiunge:
Dal paese di Gonnosfanadiga si procede verso la chiesa di Santa Severa, situata all’uscita del paese. Lasciando la chiesetta sulla sinistra si prosegue sulla strada principale che per un breve pezzo è asfaltata e poi diventa sterrata. Proseguendo per circa , attraverso i numerosi torrenti si giunge all’ Ovile Linas, sede del cantiere. L’accesso al cantiere avviene attraverso una strada sterrata in certi punti particolarmente tortuosa e che dal paese di Gonnosfanadiga sale all’Ovile Linas a 724 m. s.l.m.m., in passato utilizzato dai pastori ed oggi utilizzato come sede del Cantiere Forestale.
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