La unità gestionale di base di monte Novu, posto nella parte centrale del massiccio del Gennargentu, si estende per una superficie complessiva di ha 3558 ed è pervenuto in concessione trentennale all'ex A.F.D.R.S a partire dal 1993. Il perimetro, in enfiteusi perpetua al Comune di Fonni, ricade in agro di Villagrande e nella cartografia I.G.M. in scala 1:25.000 si inquadra nel foglio 516 sez. I Fonni e sez. II Desulo.
La quota più elevata della foresta è rappresentata dal Bruncu Spina (1829 m s.l.m.) la più bassa all'incrocio tra rio "Badu e Cresia" e rio "Calaresu" (870 m.s.l.m.). La morfologia a tratti ondulata, seppure con pendii talvolta solcati da valli più o meno ampie e profonde, si alterna a zone aspre e accidentate con rocciosità e pietrosità elevate conferendo al paesaggio un aspetto brullo e selvaggio.
Vincoli: idrogelogico e paesaggistico
Monte Novu
“E andava, andava, in fila coi mendicanti, su, su, attraverso la valle verde di Mamojada, su, su, verso Fonni, per i sentieri sopra i quali, nella sera nuvolosa, i monti del Gennargentu incombevano con forme fantastiche di muraglie, di castelli, di tombe ciclopiche, di città argentee, di boschi azzurri coperti di nebbia; ma gli sembrava che il suo corpo fosse come un sacco vuoto, sbattuto dal vento, lacero, sporco, buono solo da buttarsi fra i cenci.”
(da"Canne al vento" di Grazia Deledda)
Inquadramento geografico:
Provincia: Nuoro
Comune: Fonni
Superficie: 3558 ettari
Aspetti climatici:
Il clima della zona e' caratterizzato da inverni freddi ed umidi ed estati calde e siccitose.
Aspetti geopedologici:
Dal punto di vista geologico e secondo la "Carta dei Suoli della Sardegna" nell'area sono riscontrabili le seguenti formazioni:
- Formazioni delle quarziti scistose, di colore variabile dal bianco al verdognolo e dal nocciola al grigio scuro;
- Formazioni delle Filladi e filladi carboniose, caratterizzate da finissima scistosita', di colore variabile dal grigio-verde al nero graffitoso;
- Formazione dei marmi, costituita da marmi piu' o meno dolomitici quasi sempre molto scistosi, di vario colore.
- Formazione del post-glandiano, costituita da filladi e arenarie feldspatiche, scistose che si susseguono in alternanza di colore grigio con inclusioni di quarzo;
I suoli originatisi in queste formazioni geologiche sono rappresentati dalla associazione Ranker, litosuoli, roccia affiorante, protoranker su roccia metamorfica.
Aspetti vegetazionali:
La vegetazione attuale e' costituita da stadi di degradazione molto accentuati causati oltre che dall'eccessivo carico di bestiame anche dai ripetuti incendi. In passato fino a quote di 1500 - 1600m. nelle esposizioni sud e sud-est la vegetazione era caratterizzata dalla presenza di estese leccete montane mentre nelle esposizioni più a nord e ad ovest si sviluppavano estesi boschi di roverella.
Colonie sparse di tassi, agrifogli e ginepri doveva essere la vegetazione delle quote superiori accompagnate da arbusteti montani prostrati. Attualmente le formazioni vegetali presenti sono derivate dalla degradazione delle preesistenti e sono costituite in prevalenza da macchie basse ad erica e ginestra e dominano quasi completamente il paesaggio vegetale. Alcuni lembi residuali di lecceta montana nelle quote inferiori ai 1400-1500 m. sono riscontrabili in zona Is Coviles, Sedda is Colovros,Sas Iscalas. Individui o gruppi isolati di roverella si rinvengono qua e là in varie parti del complesso accompagnate spesso da esemplari di ginepro rosso. Si tratta in genere di roverelle di grosso diametro ormai in fase senescente. Caratteristica lungo i corsi d'acqua principali e' la vegetazione riparia costituita in prevalenza da ontano nero. Nelle zone situate ad una quota superiore ai 1600 m, l'uso indiscriminato e ripetuto del fuoco ed il pascolo, ha portato al progressivo degrado delle formazioni ad arbusteto e all'insediamento di formazioni prative steppiche accompagnate da un rapido insediarsi della genista corsica, ginepro nano, timo, santolina.
Dall'apertura del cantiere fino ad oggi gli interventi di rimboschimento hanno costituito la parte più importante degli investimenti e ne sono stati realizzati circa 400 ettari.
Considerata la notevole quantità di bestiame che gravita nella zona per numerosi periodi dell' anno e la presenza di terreni suscettibili di interventi agronomici, anche in questo perimetro sono stati più volte previsti, oltre che interventi di carattere forestale anche interventi di tipo misto, quali prati pascolo alberati e miglioramenti pascolo.