Eltili

Antichi ovili Serra Oddala Eltili - foto di Nicola Sanna

Il cantiere forestale di Eltili si trova nel comune di Baunei, ha una superficie totale di 2.691 ettari, di cui 1941 sono in occupazione temporanea (ai sensi della Regio Decreto 3267 del 1923), e 750 ha sono stati concessi dal Comune di Baunei nel 2004 in convenzione per trent’anni.

Inquadramento vegetazionale

Le specie vegetali presenti più rappresentative sono: Quercus. ilex, Q. suber, Ceratonia siliqua, Olea oleaster, Pistacia lentiscus, Arbutus unedo, Phillirea sp., Rhamnus alaternum, Erica arborea, Viburnus tinus, Juniperus oxycedrus, Smilex aspera, Rubia peregrina, Euphorbia dendroides, Salix Alba, Alnus glutinosa, Lavandula stoechas, Cistus sp., Calycotome spinosa, Ribes sp.

La formazione forestale prevalente è la lecceta più o meno evoluta trattata a ceduo, con qualche sporadica matricina di leccio (loc. Monte Carrargeddu, Monte Fenalbu, Genna Iscovera, loc. Murugungiau, e Bacu Nieddu) in buono stato vegetazionale.
In località Serra Erberaniles, in una vallecola tra Punta Bacu Nieddu e P.ta Siniberu ad un’altitudine media di circa 500 mt s.l.m, è presente una sughereta su una superficie di circa 50 ettari.
Inoltre, in località Bacu Murigheddu è presente un’altra porzione di sughereta per una sup. di circa 10 ettari a piante sparse.
La sughera presente all’interno di queste aree manifesta segni evidenti di sofferenza dovuti probabilmente all’eccessiva estrazione che le piante hanno subito nel corso degli anni, oltre che alle estreme condizioni stazionali.
In località Serra Fenosa a Nord e Sa Paule a Sud, la vegetazione appare assai degradata assumendo l’aspetto di una gariga con piante sparse di corbezzolo ed erica, segno evidente di incendi e pascolamento frequente.

Altimetrie e Geologia della zona

La vetta più alta è quella di monte Fenalbu (o Fennarbu): 1.080 m.s.l.m.
L’area si inserisce nel quadro delle strutture montane della costa centro-orientale sarda (Supramonte costiero)
Sono presenti due zolle calcaree: una orientale, costituita da calcari mesozoici (Giurese) in tutta la fascia che si affaccia sul golfo di Orosei, per oltre 30 Km, con inizio a nord dal monte Irveri (616 mt) e giungono a sud fino al monte Osquini (648 mslm) che costituiscono il complesso Giurassico più esteso della Sardegna.  Qui il territorio è costituito da valli profonde, intensamente fagliate dette “codule”, che sfociano a mare interrompendo le pareti calcaree costiere in un paesaggio caratterizzato da rupi, falesie, profonde gole, doline e inghiottitoi.

Aspetti climatici:
Dal punto di vista climatico ci troviamo di fronte ad un regime pluviometrico del tipo A.I.P.E (autunno-inverno-primavera-estate). Le specie indicatrici climatiche più rappresentative sono le seguenti: Q. ilex. Q. suber, Ceratonia siliqua, Olea oleaster, Pistacia lentiscus, Arbutus unedo, Phillirea sp., Rhamnus alaternum, Viburnus tinus, Juniperus oxycedrus, Smilex aspera, Rubia peregrina, Euphorbia dendroides, Alnus glutinosa, Lavandula stoechas, Cistus sp., Calycotome spinosa etc.
Aspetti fitoclimatici:
Classificazione fitoclimatica secondo Pavari: Lauretum di 2° tipo (con siccità estiva), sottozona media e sottozona calda.
Aspetti geopedologici:
Dal punto di vista geologico l’area è interessata da formazioni del complesso vulcanico del carbonifero superiore permiano costituito da porfidi prevalentemente rossi in ammassi subvulcanici, brecce ardesitiche (Corro e Craba). Presenta inoltre un complesso intrusivo sempre dello stesso periodo, costituito da leucograniti equigranulari (su Fenalbu) e da granodioriti tanalitiche su tutta la parte nord di monte Fenalbu.
Aspetti vegetazionali:
Si incontrano varie formazioni di interesse forestale, naturalistico e di protezione, quali: Macchia mediterranea, Lecceta e Sughereta nelle varie fasi (degradata, percorsa da incendi, ed evoluta), rimboschimenti di Conifere (Pini mediterranei) e di latifoglie (specie autoctone con piante nobili quali castagno, noce) ed impianti misti di conifere con latifoglie. Si incontrano varie formazioni di interesse forestale, naturalistico e di protezione, quali: Macchia mediterranea, Lecceta e Sughereta nelle varie fasi (degradata, percorsa da incendi, ed evoluta), rimboschimenti di Conifere (Pini mediterranei) e di latifoglie (specie autoctone con piante nobili quali castagno, noce) ed impianti misti di conifere con latifoglie.
Come si raggiunge:
Nella zona nord del perimetro si accede dalla Strada Statale 125 (Orientale Sarda) in località Ponte Sa Pruna al Km 172 grazie ad una strada che porta in direzione sud, verso il centro del cantiere.
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