Il cantiere forestale “Omodeo” si estende su territori di proprietà dei comuni di Sedilo e Sorradile. Si tratta di una superficie acquisita in concessione trentennale dall'Ente Foreste nell'anno 1998.
La superficie oggetto d’intervento si presenta a morfologia abbastanza dolce, sebbene a ridosso dell’alveo del fiume Tirso e a Sud della località "Sas Lozzas" siano presenti terreni a forte pendenza e precipizi rocciosi. Le quote più elevate sono rappresentate dai monti "S. Nicola", 374 mt., da "Su Nodu e Ziu Marcu" a 338 mt. e da "Sas Lozzas"a 253 mt.; la quota più bassa la si riscontra invece a "Su Littu" a quota 100 mt.. Nella superficie in esame scorrono magri ruscelli a carattere torrentizio e stagionale che sottendono bacini imbriferi assai limitati; il cantiere è lambito in larga misura dalle acque del fiume Tirso e da quelle del Taloro.
Il territori è ricco di numero insediamenti archeologici come domus de jana insediamenti nuragic risalenti al paleolitico ed al neolitico visitabili grazie a una fitta rete di sentieristica.
Omodeo
Inquadramento geografico:
Provincia: Oristano
Comune: Sedilo - Sorradile
Superficie: 447 ettari di cui 270 di proprietà del comune di Sedilo e 175 di proprietà del comune di Sorradile; entrambi sono stati dati in concessione trentennale all’Ente Foreste della Sardegna.
Aspetti climatici:
Il clima è quello tipico delle zone centrali sarde, con estati lunghe ed asciutte ed inverni miti e piovosi, ed il regime pluviometrico con precipitazioni medie che si aggirano sui 750 mm annui, è tipicamente mediterraneo, con deficit idrico estivo. La zona fitoclimatica di appartenenza è quella del Lauretum sottozona calda e media e l’area appartiene all’orizzonte delle foreste miste delle sclerofille sempreverdi termoxerofile.
Aspetti geopedologici:
Dal punto di vista geologico il substrato in esame è rappresentato da rocce effusive acide (rioliti, riodaciti, ignimbriti) del Cenozoico e relativi depositi di versante. A tratti la rocciosità e la pietrosità sono elevata e la profondità scarsa con eccesso di scheletro, drenaggio lento e forte pericolo di erosione.
I suoli derivanti da tale substrato sono di debole spessore e sono in associazione ad ampi tratti di roccia affiorante.
La fertilità generale è molto bassa e debole risulta la capacità di trattenuta dell’acqua. L’erosione è molto diffusa ed intensa, perché queste superfici sono state sottoposte spesso ad incendi e a sovrapascolamento. Il pericolo di ulteriore degradazione è elevato anche perché la pedogenesi è lenta a causa della scarsa alterabilità della roccia madre.
Come si raggiunge:
Percorrendo la SS131bis, in direzione Sedilo-Ottana all’altezza del Km 24, immettersi nel bivio per Olzai, svoltare subito a sinistra attraversare il cavalcavia, svoltare nuovamente a sinistra in direzione Sedilo percorrendo una strada di penetrazione agraria, lungo la quale è presente un cartello che indica la direzione da percorrere per raggiungere il cantiere.