Una rete di sentieri didattici - realizzati nell'ambito del progetto INFEA - sono dislocati all’interno delle principali Foreste Demaniali. Luoghi splendidi, dove affrontare efficacemente l'educazione ambientale per le scuole.
Sentiero didattico n. 1: Monte Limbara Sud
anello da 1,4 km - 80' a passo lento - Partiamo dal vivaio, dove un orto botanico raccoglie specie utilizzate in passato nelle opere di rimboschimento e un frutteto dove meli, peri, ciliegi, susini tipici sono l'espressione della biodiversità in Sardegna. Oltre il giardino il sentiero sale gradualmente, offrendoci la veduta di una grande varietà di paesaggi: la Piana di Chilivani e Ozieri, il Lago del Coghinas, il Monte Acuto e sullo sfondo i monti di Alà, Su Filigosu e il Monte Lerno, in spettacolare contrasto con i maestosi graniti del Limbara alle nostre spalle. Proseguiamo lungo una foresta dove la macchia mediterranea si alterna a tratti di lecceta. Tra la rigogliosa vegetazione dominata dal corbezzolo, si apre un sentiero che ci porta verso un vecchio stazzo, detto di "Tiu Daniele". Scheda e cartina sentiero [file .pdf]
Sentiero didattico n. 2: La scogliera, ecosistemi costieri di falesie e pinete artificiali - Porto Conte
anello da 1,3 km - 45' a passo lento - Partiamo dal "Punto informazioni" di Cala longa e percorriamo il sentiero inizialmente dominato dal verde intenso del pino d'Aleppo e dai profumi del ginepro fenicio. Procedendo verso il mare, in prossimità delle spettacolari falesie dove ancora nidifica il grifone, la vegetazione è caratterizzata dai piccoli arbusti della gariga costiera. Tra questi, molte entità endemiche quali il rarissimo fiordaliso spinoso, l'astragalo dragante, il limonio, l'euforbia delle Baleari e altre ancora. Nel percorso di ritorno, il sentiero costeggia la pineta verso il mare, tra specie comuni come il lentisco e la fillirea, spiccano i colori brillanti di una ginestra endemica, particolarmente spinosa, la ginestra di Sardegna. Durante l’escursione potremmo incontrare asinelli e cavallini inselvatichiti e qualche esemplare di daino. Scheda e cartina sentiero [file .pdf]
Sentiero didattico n. 3: Tra le sughere e i castagni...ecosistemi naturali e agroecosistemi (Foresta Demaniale Monte Pisanu)
2,2 km - 60' a passo lento - Il percorso ci fa conoscere i boschi di Monte Pisanu, dalla località di Funtana 'e Code fino alla lecceta di Su Castanarzu. Il sentiero si snoda, in una leggera e piacevole discesa, attraverso una vegetazione rigogliosa costituita in prevalenza da sughere, lecci e roverelle. Le sugherete, boschi aperti, accolgono la luce e favoriscono quindi la presenza di un sottobosco ricco e fiorito, tra cui potremo scoprire il narciso, il ciclamino e le orchidee selvatiche. Tra gli endemismi del tappeto erbaceo troveremo, a fine inverno, le delicate fioriture dello zafferanetto di Sardegna. Al termine del sentiero, saremo di fronte a Su Castanarzu, foresta di leccio che conserva intatta la sua segreta bellezza. Scheda e cartina sentiero [file .pdf]
Sentiero didattico n. 4: Montes - Orgosolo (Nu)
4,8 km - 80' a passo lento - Un punto di vista privilegiato sul Supramonte e il Gennargentu: seguendo il sentierino si parte dalla Caserma Forestale Ilodei Malu, percorrendo la strada forestale immersa nel bosco, che costituisce la principale via d'accesso al Supramonte di Orgosolo. Si giunge alla sorgente di Funtana Bona, da cui ha origine il fiume Cedrino, alla base del torrione calcareo del Monte Fumai. Da qui uno stretto sentiero sale sino alla base della falesia attraverso zone cespugliose ricche di specie endemiche e rocce dalle forme talvolta strane e suggestive. Scheda e cartina sentiero [file .pdf]
Sentiero didattico n. 5: Barigadu, lungo la via dei carbonai
2 km - 80' a passo lento -L'antico lavoro dei carbonai caratterizza il sentiero che percorreremo. Segno evidente di tale intervento umano è la predominanza nel paesaggio vegetale della quercia da sughero. Le frequenti piccole radure, sia naturali che realizzate appositamente per la sosta, sono molto spesso le aie carbonili, ampiamente diffuse in tutta l'isola e testimonianza delle passate utilizzazioni del bosco. Proseguendo giungeremo in località Su Mortorgiu, dove ha sede la struttura ricettiva della foresta ed è visibile una carbonaia verticale o a catasta. Inoltrandoci nel cuore dell'area ci renderemo conto della ricchezza del territorio. Qui infatti non è difficile incontrare qualche esemplare di daino o di cervo che con balzi fulminei attraversa il sentiero. Scheda e cartina sentiero [file .pdf]
Sentiero didattico n. 6: Montarbu e il Rio Ermolinus (il ruscello nel bosco incantato)
1,6 km - 90' a passo lento - Il sentiero è vivacizzato dal Rio Ermolinus, che crea nel cuore della foresta un armonico insieme di vaschette di travertino (piscinas). Affacciandoci dai ponticelli in legno scorgeremo, tra rocce e piante acquatiche, la trota sarda. Lungo il percorso le carbonaie (fogaiasa), sono il segno dal lavoro dell'uomo, insieme ai vecchi canali (Is corasa) che portavano l'acqua agli orti, e ai terrazzi coltivati. La flora è costituita da agrifoglio, tasso, carpino nero, frassino, ontano, leccio e cedro. Molto bella è la campagna in primavera, con le splendide fioriture, e in autunno, quando le sfumature di verde, giallo, rosso e marrone si confondono tra loro. Nel sentiero incontreremo "i due sposini", lecci monumentali disposti sulle sponde opposte del torrente. Scheda e cartina sentiero [file .pdf]
Sentiero didattico n. 7: Pantaleo
km 3,5 ad anello, 90' - Partiamo dal centro di cantiere attraversando un rimboschimento con dei pini, seguito dalla vegetazione naturale dell'area, macchia e boschi di leccio avviati all'alto fusto, che poi costituiranno il paesaggio dominante. La località Il giardino è ricca d'acqua, che in passato fu sfruttata per realizzare canalizzazioni e chiuse. La strada percorre la lecceta, con le antiche carbonaie, e giunge prima ai ruderi di un edificio termale di epoca romana, in seguito denominato la “chiesa Pantaleo”, e poi alle sorgenti di Is Figueras. Il sentiero di ritorno scende in sinistra idrografica lungo il rio Is Figueras e incontra, in località sa Cava, i resti di una struttura dove pare si pesassero i prodotti ricavati dal taglio dei boschi prima di essere avviati a valle e pagati ai lavoratori. Scheda e cartina sentiero [file .pdf]
Sentiero didattico n. 8: I paesaggi del fuoco (Foresta Demaniale Campidano)
4 km - 120' compreso il rientro - Iniziamo il percorso in una pineta di pini d´Aleppo, frutto di un rimboschimento dei primi del ´900, realizzato anche dai prigionieri austriaci della Prima Guerra Mondiale. Proseguiamo fino alla collina che ci offre la vista panoramica della piana di Cagliari. Più avanti sulla sinistra scopriremo i segni del terribile incendio del 1997 e, sui versanti della valle del Rio Paiolu, la ripresa spontanea delle latifoglie. L´area del fondovalle di Cungiaus, dove la squadra antincendio con un difficile intervento riuscì ad arginare le fiamme, ci mostra invece l´aspetto autentico della pineta, oltre alla sughera e al leccio. L´itinerario si conclude sulla pista di Bi´e Sinnia, dove sono più evidenti i segni del rimboschimento e della ricostituzione della foresta. Scheda e cartina sentiero [file .pdf]