Barigadu

Neoneli, esemplare di cervo maschio con formazione del palco

Inquadramento amministrativo

Il cantiere forestale è costituito da territori di proprietà dei comuni di Austis, Neoneli e Nughedu S.Vittoria, dati in gestione all'ex Ente Foreste della Sardegna (ora Forestas) con la volontà di tutelare nel migliore dei modi un patrimonio di così grande valenza ambientale e paesaggistica.

descrizione generale e storica

Le terre comunali sin dai primi decenni del secolo scorso venivano utilizzate per il taglio del legnatico, destinato alla produzione della legna da ardere e del carbone. Presso l’archivio del comune di Neoneli, è possibile leggere la Delibera del 3 ottobre 1919 che prevede “lo sfruttamento del salto comunale per la carbonizzazione della legna”.
Altra rendita storicamente importante per la popolazione locale era data dallo sfruttamento della risorsa sughericola. In tutta la fascia collinare che caratterizza il Barigadu, nelle zone con esposizione favorevole, caratterizzate da maggiori precipitazioni, su terreni silicei e, prevalentemente su quelli derivanti dal disfacimento dei graniti, delle ignimbriti e degli scisti, si insedia diffusamente la quercia da sughero, fortemente favorita nel suo sviluppo dall’intervento dell’uomo.
Ed infatti fino al secondo dopoguerra (1950) i terreni comunali che ora costituiscono l’Oasi permanente di protezione faunistica, erano interessati da interventi colturali che prevedevano il taglio della macchia mediterranea e delle ceppaie di leccio, destinati alla produzione del carbone e della legna da ardere, salvaguardando le matricine di leccio e tutte le sughere, importante fonte di reddito.
Per favorire la conservazione dei millenari paesaggi forestali creando nel contempo occupazione stabile per le comunità locali, l’Amministrazione Regionale prese in gestione le terre comunali e istituì un Cantiere Forestale.
Nel 1950 tutto il territorio è stato devastato da un incendio di enormi proporzioni.

Aspetti geopedologici:
Il territorio è caratterizzato da formazioni paleozoiche, costituite da graniti rosati, compatti e massivi, molto fessurati che si interrompono al confine del complesso, nella parte occidentale, dove iniziano le terrazze trachitiche dell’era terziaria, rosso-violacee, che caratterizzano questa parte del territorio. Nella località conosciuta con il nome di “S’Isteddu”, si iniziano a scorgere le maestose forme granitiche del Monte Olisezzo con i suoi 841 metri s.l.m.; volgendosi alla nostra sinistra, lo sguardo si perde lungo le distese infinite di boschi di lecci e sughere, un mare verde che si interrompe nell’alternarsi delle guglie granitiche che qui, come in tutta l’isola, hanno nome proprio riferito alla forma che permette di identificare e caratterizzare il territorio: Ziu Paolo, Sa Cabrarissa, etc.
Aspetti vegetazionali:
Fino ai primi anni settanta, la foresta è stata interessata dal pascolamento di bestiame domestico: ovino, bovino e caprino. L’insieme di questi fenomeni di degradazione ha portato la foresta verso stadi dinamici involutivi, che si manifestano ora nelle formazioni a macchia, peraltro rappresentative, con i suoi colori e profumi, di gran parte del paesaggio vegetale isolano. La macchia mediterranea è caratterizzata da arbusti sclerofillici sempreverdi e, più raramente da elementi arborescenti di altezza variabile fra 1 e 5 metri, tra i quali troviamo le filliree, in particolare quelle a foglia stretta (Phillyrea angustifolia), il corbezzolo, il lentisco, e diverse lianose quali il tamaro, lo stracciabraghe, l’edera e le diverse clematidi.
Aspetti faunistici:
Nel 1983 con decreto dell’Assessore della Difesa dell’Ambiente della Regione viene istituita nelle terre in oggetto l’Oasi permanente di protezione faunistica in agro dei comuni di Neoneli e Nughedu Santa Vittoria, che prende il nome di Oasi di “Assai”, dal nome della zona. La fauna presente nell’Oasi è di grande interesse scientifico, infatti oltre al daino e al cervo sardo, sono presenti numerosi cinghiali e, tra i carnivori, il gatto selvatico e la martora; tra le specie ornitiche nidificanti ricordiamo alcuni endemismi sardo – corsi, quali lo sparviere, il picchio rosso maggiore, la cincia mora, lo zigolo nero. Sono presenti anche il raro ed elusivo passero solitario, la ghiandaia, il corvo imperiale, la pernice sarda, il colombaccio. Recentemente, dopo tanti anni di assenza, è tornata a nidificare nell’area l’aquila reale; questo è senza dubbio un segnale positivo che ci fa capire che la situazione faunistico-ambientale sta evolvendo verso un equilibri sempre più stabili.
Come si raggiunge:
Percorrendo la strada provinciale n. 31 che dal comune di Neoneli conduce ad Austis ci si inoltra verso il settore orientale del territorio neonelese, ad appena sei km dal centro abitato di Neoneli seguendo le indicazioni stradali, si percorre per circa 1 km lo sterrato che conduce all’ingresso del Complesso Forestale
Condividi:
Scheda
Tipologia:
Servizio di appartenenza:
Complesso forestale di afferenza:
Approfondimenti

Galleria immagini

Potrebbe interessarti anche:

  • L’area di Bèrchida è caratterizzata da due insediamenti rispettivamente nuragico e medievale e un tafone sottoroccia che fanno della valle un luogo dotato di un fascino unico.
  • Il Perimetro forestale di Allai si estende per 1042 ha sulle pendici nord-occidentali del Monte Grighine; è stato gestito dall’Ispettorato Ripartimentale delle Foreste fino al...
  • Il cantiere di Taccu Mannu - Corongiu ( unificato e ridenominato in "cantiere Ussassai" ) si trova su di un'area di proprietà del Comune di Ussassai, gestita negli anni in...
  • storia del cantiere Il cantiere forestale di Cartucceddu fu istituito (insieme a quello di Perd'e Liana ) nel 1992 dall’ Azienda Foreste Demaniali di Nuoro ed ha una superficie...
  • Questo cantiere forestale è diviso in due corpi separati, distanti tra loro circa 5 chilometri: Portixeddu si trova sulla costa, presso le le famose spiagge di San Nicolò ;...
  • La foresta “Sa Dispensa” è di notevole interesse ambientale e paesaggistico. Sita in agro di Palmas Arborea è parte integrante del Complesso Forestale del Monte Arci nonchè...
  • L'UGB di "Sa Conchedda - Loelle" è formata da due corpi separati. Nasce dall'unione delle ex UGB di Sa Conchedda e di Loelle.
  • Il cantiere Coghinas presenta una formazione forestale di elevato interesse naturalistico rappresentata da macchia evoluta, a prevalenza di corbezzolo e da lecci.
  • Il cantiere ha una superficie di circa 1848 ettari ed è pervenuto in gestione all'ex A.F.D.R.S. a seguito di convenzione stipulata col Comune di Orgosolo nel 1993
  • L’aspetto vegetazionale di questo piccolo territorio forestale dell'Agenzia è molto vario; si possono trovare parti boscate a prevalenza di sughera, parti a macchia mediterranea e...
  • Compresa tra le foreste storiche, la foresta di Fiorentini è un sito di alto interesse forestale, paesaggistico e archeologico.
  • Foresta storica del demanio ed oggi una delle più estese, Montimannu offre al visitatore paesaggi mozzafiato, straordinari monumenti naturali, siti di archeologia nuragica ed...