Arbusto o alberello di modeste dimensioni (3-6 m.) con portamento cespuglioso eretto, con chioma piuttosto irregolare e lassa, rami eretti, talvolta penduli.
Corteccia grigio-bruno tendente a squamarsi in lunghe strisce.
Foglie in verticilli di 3, aghiformi, pungenti, persistenti, lunghe 15-25 mm., con due bande stomatifere glauche sulla pagina superiore; nervatura centrale evidente.
Infiorescenze maschili e femminili generalmente su piante diverse, posizionate all'ascella delle foglie. Galbulo di 14 -22 mm. di diametro, globoso o globuloso trigono, pruinoso di colore rosso-brunastro opaco, contiene 3 semi appiattiti.
Curiosità:
Il nome coccolone deriva dalla produzione di grezze drupe chiamate "coccole". Le bacche sono un ottimo alimento per volpi, mustelidi ed uccelli. Viene impiegato per il consolidamento delle dune e come frangivento per i retrostanti rimboschimenti, infatti è una specie resiste bene all’areosol marino anche se è di lento accrescimento ed il seme è di scarsa germinabilità . Il legno è compatto, duro, resistentissimo e molto profumato, ha un colore giallastro esternamente mentre la parte centrale e rossastra e con sottili venature. Si presta ad essere levigato ed intarsiato ed è stato utilizzato fin dai tempi remoti per statue, imbarcazioni, travature e solai. Dalla distillazione del legno si ottiene un olio particolare utile soprattutto per curare le affezioni della pelle mentre in veterinaria per combattere la scabbia e le ulcere dei bovini. Con i galbuli si preparano marmellate e conserve. Facendo macerare galbuli, interi o frantumati, in acquavite o alcool si preparano liquori (da tavola o anche medicinali): es. gineprini o gin.