Ontano nero

Ontano nero fotografato presso le piscine Fanebas, Gutturu Mannu (foto A.Saba)

Albero di medie dimensioni, generalmente di altezza intorno ai 12-15 metri, può comunque superare i 20 m; ha una chioma piramidale molto densa, il tronco è dritto o arcuato ascendente con una corteccia scura solcata irregolarmente, percorsa da lenticelle orizzontali ben evidenti, fessurata longitudinalmente negli esemplari più vecchi.

Pianta a foglie caduche, di tipo semplice e bifacciale con inserzione alterna, di forma rotondeggiante, obovato-orbicolare, con la base fortemente cuneata e apice arrotondato o retruso; nervatura penninervia e margine irregolarmente denticolato; colore verde scuro, lucide e glabre o talvolta con peli corti superiormente, inferiormente più chiare con una fine peluria concentrata soprattutto nel punto in cui si origina la nervatura secondaria; picciolo 1-5 cm.
Pianta monoica con fiori unissessuali.

Le infiorescenze maschili disposte in amenti penduli lunghi fino a 10 cm, giallastri, le femminili rotondeggianti, ovoidee, lunghe 10-15 mm, formano piccole pignette ovali portate da lunghi peduncoli in un racemo molto rado.
I frutti, che hanno forma di pigna di dimensioni 3x2, persistono sulla pianta per diversi anni dopo l’apertura e la liberazione dei semi, che sono piccoli acheni dotati di una stretta ala.

Extra:

Il luogo era adatto all'idillio ed anche alla tragedia: in cima agli ontani e ai noci che scintillavano al sole obliquo sulla valle passavano le nuvolette bianche di primavera; e sullo sfondo il monte di Gùdula, che la popolazione riteneva un vero castello ciclopico, sorgeva con le sue torri di granito fuor da una fascia di boschi selvaggi.
[Chiaroscuro, di Grazia Deledda]

Corologia:
Pianta originaria dell’Europa, Africa settentrionale e Asia occidentale, è diffusa dalla Penisola Iberica a Est, fino all’Asia occidentale. In Italia è comune in tutte le regioni e dà luogo a splendide formazioni riparie intorno ai laghi del centro – nord; diviene poco frequente in Puglia e in Sicilia, in Sardegna è presente essenzialmente lungo i corsi d’acqua. Tipo corologico: Paleotemperato.
Fenologia:
La fioritura ha inizio nel mese di dicembre nelle aree più basse e più riparate e si protrae fino a maggio nelle altitudini maggiori.
Habitat:
E’ una specie pioniera in grado di colonizzare sia substrati argillosi che sciolti, ma necessita di acqua durante tutto l’anno. In Sardegna vegeta lungo i fiumi e ruscelli dal livello del mare sino alla montagna.
Forma biologica:
Mesofanerofita
Curiosità:
L’Ontano è considerata una specie poco longeva ma a rapido accrescimento. Grazie allo sviluppo dell’apparato radicale viene utilizzato per il consolidamento di scarpate e rive. Il legno è rossastro chiaro o quasi arancio, estremamente resistente all’acqua e si presta quindi a tutte le opere che sono immerse nell’acqua. Usato in falegnameria per lavori d’intaglio ed oggetti d’uso quotidiano. I rami giovani e la scorza ricchi di tannini, venivano utilizzati per colorare in nero “l’orbace”. La corteccia, ricca di tannini e sostanze amare può essere utilizzata, in decotto, per attenuare la febbre (uso interno) o per infiammazioni di pelle e mucose (uso esterno).
Allegati: 
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Scheda
Nome latino:
Alnus glutinosa
Nome sardo:
Abiu, Alzu, Alinu, Allinu
Flora:
Divisione:
Classe:
Ordine:
Famiglia:
Approfondimenti

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