Rovo selvatico (comune)

Il rovo selvatico (spesso chiamato anche "comune" benchè sia più propriamente il nome del R.fruticosus) è uno dei "rovi da more". Pertanto si indica diffusamente come: Rovo comunerovo canino o rovo da more, 
Si tratta di una pianta spinosa appartenente alla famiglia delle Rosacee, i cui frutti, come per il rovo comune, sono noti come more. Arbusto cespitoso, suffruticoso, semicaducifoglio con lunghi fusti scanalati ricurvi  e spinosi e rami ricadenti o striscianti, che la pianta usa non per arrampicarsi ma anche come strategia difensiva.
Le foglie sono composte con 3-5 foglioline lanceolate a margine dentato. È semicaducifoglia: molte foglie permangono durante l'inverno.
Fiori tondi di circa 2-3 cm, e corolla a 5 petali bianco-rosa. Frutti aggregati (frupe dette more), ciascuno contenente un semino. 

La presenza di questa pianta è indicativa di terreni profondi e leggermente umidi.

È considerata infestante perchè tende a diffondersi rapidamente e si eradica con difficoltà: non sono efficaci nè il taglio né il fuoco, e persino gli erbicidi danno scarsi risultati.

Essendo pianta eliofila (predilige esposizioni soleggiate) tollera poco l'ombra degli alberi, pertanto diffonde ai margini dei boschi e lungo i sentieri, nelle siepi e nelle macchie, tendendo a formare vere barriere intransitabili, soprattutto quando vegeta in associazione con la vitalba e la stracciabraghe (salsapariglia) può creare dei grovigli inestricabili spesso a danno della vegetazione arborea che viene di fatto aggredita e soffocata (situazioni spesso sintomo di un degrado boschivo).

Extra:

Frutti e foglie hanno proprietà astringenti e antiinfiammatorie, molto apprezzati freschi e maturi (colore scuro) freschi o in marmellate. Il decotto di radici ha azione antireumatica ed è usato in gargarismi come disinfettante del cavo orale. 
Le more hanno un contenuto nutrizionale ricco di fibra alimentare, vitamina C, vitamina K, acido folico - una vitamina B, e il minerale essenziale manganese.

Corologia:
Il suo areale - comprende quasi tutta l'Europa, il Nordafrica e il medio Oriente ed è centrato sulle coste mediterranee, ma con prolungamenti verso nord e verso est
Habitat:
Siepi, bordi di canali e torrenti, radure, incolti e frutteti abbandonati. Predilige suoli con un buon tenore di umidità.
Etimologia:
L'epiteto specifico ulmifolius (dal latino ulmus, olmo - e folia, foglia) deriva dalla similitudine con le foglie dell'albero Ulmus minor.
Somiglianze e varietà:
Dal punto di vista botanico è Rubus ulmifolius (a foglie di olmo), una pianta spinosa appartenente alla famiglia delle Rosaceae. Anche conosciuto come Rubus fruticosus, per le more che produce (ma si preferisce la prima denominazione: R. ulmifolius).
Curiosità:
I frutti del rovo sono ricchi di zuccheri e vitamine. I pigmenti dei frutti sono utilizzati come coloranti per gli alimenti. Nell'uso popolare, i giovani germogli, raccolti in primavera, sono ottimi lessati brevemente e consumati con olio, sale e limone, al pari di molte altre erbe selvatiche primaverili.
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Scheda
Nome latino:
Rubus ulmifolius
Nome sardo:
Orrù, Mura, Arrù, Rù
Flora:
Divisione:
Ordine:
Famiglia:
Approfondimenti

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