Il rovo selvatico (spesso chiamato anche "comune" benchè sia più propriamente il nome del R.fruticosus) è uno dei "rovi da more". Pertanto si indica diffusamente come: Rovo comune, rovo canino o rovo da more,
Si tratta di una pianta spinosa appartenente alla famiglia delle Rosacee, i cui frutti, come per il rovo comune, sono noti come more. Arbusto cespitoso, suffruticoso, semicaducifoglio con lunghi fusti scanalati ricurvi e spinosi e rami ricadenti o striscianti, che la pianta usa non per arrampicarsi ma anche come strategia difensiva.
Le foglie sono composte con 3-5 foglioline lanceolate a margine dentato. È semicaducifoglia: molte foglie permangono durante l'inverno.
Fiori tondi di circa 2-3 cm, e corolla a 5 petali bianco-rosa. Frutti aggregati (frupe dette more), ciascuno contenente un semino.
La presenza di questa pianta è indicativa di terreni profondi e leggermente umidi.
È considerata infestante perchè tende a diffondersi rapidamente e si eradica con difficoltà: non sono efficaci nè il taglio né il fuoco, e persino gli erbicidi danno scarsi risultati.
Essendo pianta eliofila (predilige esposizioni soleggiate) tollera poco l'ombra degli alberi, pertanto diffonde ai margini dei boschi e lungo i sentieri, nelle siepi e nelle macchie, tendendo a formare vere barriere intransitabili, soprattutto quando vegeta in associazione con la vitalba e la stracciabraghe (salsapariglia) può creare dei grovigli inestricabili spesso a danno della vegetazione arborea che viene di fatto aggredita e soffocata (situazioni spesso sintomo di un degrado boschivo).