Pianta alta 20-60 cm, con fusto relativamente esile, eretto, cilindrico, glabro, lucido. Foglie allungate, ripiegate a gronda, avvolgenti il fusto e decrescenti verso l’alto. Infiorescenza compatta, dapprima conica, poi ovale a maturità. Brattee spesso violacee, lunghe quanto l’ovario. Fiori piccoli, numerosi, di colore generalmente rosa più o meno chiaro, non sono infrequenti popolazioni con fiori completamente bianchi o di un colore molto intenso con tepali acuminati; gli esterni diretti all’infuori, quello mediano curvato in avanti, gli interni un po’ più corti, sono appressati tra loro. Labello munito alla base di due lamelle strette parallele e verticali, con colore ai tepali, nettamente trilobo. Sprone molto sottile, flessuoso e rivolto verso il basso.
Orchide piramidale
Extra:
Tra le varietà presenti in Italia vanno inoltre ricordate:
- Anacamptis pyramidalis var. nivea P. Delforge, con fiori bianchi, frequente specialmente nell'Italia meridionale.
- Anacamptis pyramidalis var. tanayensis Chevenard, con fiori più piccoli, di colore porporino; diffusa nelle Alpi svizzere e francesi, in Italia nota solo per l'Umbria.
- Anacamptis pyramidalis var. urvilleana, con fiori piccoli, bianco-rosati ed infiorescenza oblunga, dalla fioritura precoce (febbraio-aprile).
Corologia:
Distribuita ovunque nella regione Mediterranea. In Italia è diffusa in tutto il territorio.
Fenologia:
Aprile-giugno
Habitat:
Predilige terreni aridi e calcarei in prati, pascoli, garighe, radure, boschi discontinui e macchie. Vegeta dal livello del mare fino a 1400 m di altitudine.
Forma biologica:
Geofite bulbose.
Curiosità:
Il nome deriva dal verbo greco anakamptein (ripiegarsi) probabilmente riferito ai tepali laterali incurvati verso l'alto, o forse alle due caratteristiche lamelle verticali (simili a pieghe) poste alla base del labello. È considerata specie dotata di grande adattabilità e capacità di conquistare nuovi territori: una tipica "pianta pioniera", insomma.