Trifoglio incarnato o rosso

Trifulium incarnatum (ph: G. Lai)

Pianta erbacea annuale o biennale, alta 10-40 cm, mollemente pubescente, con fusti robusti, eretti, semplici o ramificati. Radice fittonante, non molto profonda. Le foglie, alterne, trifogliate, sono composte da foglioline obcordate. Alla base delle foglie sono presenti delle stipole membranose, biauricolate. I capolini fiorali, solitari, apicali, sono inizialmente ovato-oblunghi, poi cilindrico-conici. Il calice, lungo 8-10 cm., ha un tubo breve e denti allungati, lanceolato lesiniformi, ristretti alla base. La corolla, di colore rosa più o meno intenso, generalmente supera di poco le lacinie calicine. Il frutto è un legume contenente pochi semi.

Extra:

“Tornavo a casa attraverso i campi. Si era nel cuore dell'estate.
I prati erano stati falciati, e ci si apprestava a tagliare la segala.
Incantevole è la varietà di fiori in questa stagione dell'anno:
i fiori odorosi del trifoglio, rossi, bianchi, rosa e lanuginosi…”
Chadzi-Murat Lev Nikolaevich Tolstoj

Corologia:
In Italia si trova in Liguria, Trieste, in genere in tutta la Penisola escluse le Marche e l'Abruzzo, è presente inoltre in Sicilia, Sardegna e Corsica. Tipo corologico: Euri-mediterraneo
Fenologia:
Fiorisce da aprile a giugno.
Habitat:
Cresce nei campi, margini delle strade, luoghi incolti ed aridi, dal piano montano a 2000 m di altitudine. Resistente al freddo, predilige i terreni sciolti, ma vegeta anche su quelli acidi, poco fertili, e rappresenta una pianta interessante per i terreni asciutti e poveri di calcare, dove la veccia ed il pisello forniscono produzioni scadenti.
Forma biologica:
Terofita scaposa
Curiosità:
E’ una pianta mellifera. La specie fu coltivata dapprima in Germania, nel 1796, quindi introdotta nel 1818 negli Stati Uniti. Data la resistenza viene coltivata nelle zone più calde, talvolta in alternanza delle colture dei cereali, mostra resistenza alla malattie. La specie è utilizzata come ottima pianta foraggera, anche se, qualora ingerita fresca in grande quantità, può determinare il timpanismo. Il trifoglio rappresenta uno dei motivi fitomorfi ricorrenti nell'arte tessile Sarda, ad esempio nel Logudoro per la coperta si usa un tralcio con trifogli. In Campidanese è conosciuto come "trevùllu arrùbiu” proprio per la sua forma e il suo colore.
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Scheda
Nome latino:
Trifolium incarnatum
Nome sardo:
Triozzu, trevùllu arrùbiu
Flora:
Famiglia:

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