Ancora (giovani) aquile morte per elettrocuzione

29 Agosto 2022
aquilotto morto per elettrocuzione

Continuano a registrarsi casi con mortalità a carico di esemplari di avifauna nella nostra isola: si tratta di un problema che è necessario evidenziare, perché emerge una significativa incidenza, anche grazie a progetti internazionali di conservazione come il LIFE Safe for Vultures (grifone) o il LIFE AQUILA a-LIFE (aquila del Bonelli) che vedono Forestas impegnata in Sardegna.

MONITORAGGI, anche attraverso GPS

Per verificare modalità di dispersione, uso del territorio, interazione con altre specie e minacce alle fragili popolazioni di rapaci, questi progetti prevedono che diversi animali vengano muniti di GPS.
Nell’ambito del Progetto di reintroduzione dell’aquila di Bonelli in Sardegna, per studiare i rapporti ecologici fra questo rapace (Aquila fasciata) e l’Aquila reale (Aquila chrysaetos) è stata avviata un'operazione di marcatura di giovani Aquile reali.

Ad inizio estate 2022 e in base alla collaborazione spontanea tra ISPRA, Assessorato della Difesa dell’Ambiente, Forestas, CFVA, Società Anthus e il gruppo di volontari Sos Abilarios (volontari di maturata esperienza tra fotografi e naturalisti sardi) tre pulli di Aquila reale sono stati dotati di trasmettitore GPS, prima dell’involo dai rispettivi nidi pre-individuati in diverse aree del nord Sardegna. 

I nidi sono scelti in base alla fattibilità dell’operazione, da svolgere in completa sicurezza sia per gli operatori che per le giovani aquile.  Dopo l’involo, nel mese di luglio -  a circa tre mesi dalla schiusa delle uova - i giovani sono stati costantemente seguiti nei loro spostamenti grazie al lavoro dei tecnici ed esperti di ISPRA e del gruppo Sos Abilarios.

Un altro Aquilotto morto per elettrocuzione

Tra l’ultima settimana di luglio e la prima settimana di agosto, purtroppo, il primo pulcino catturato (e munito di trasmettitore GPS in Sardegna) chiamato Faber dai suoi “controllori” è stato trovato morto sotto una linea elettrica che passa in prossimità del sito di nidificazione.
La storia di Faber è stata seguita attentamente dai tecnici ISPRA e dal Gruppo Sos Abilarios, dalla deposizione dell’uovo alla schiusa e fino al giorno in cui dimensioni e comportamento hanno indicato che era arrivato il momento giusto per catturarlo e marcarlo con GPS. Successivamente il monitoraggio era proseguito fino all’involo, avvenuto il 10 luglio e, purtroppo, alla data dell’incidente mortale.

Elettrocuzione, tra le maggiori minacce alla popolazione di rapaci

L’elettrocuzione interessa principalmente uccelli rapaci, cicogne e corvidi: in fase di decollo o atterraggio l'ampia apertura alare favorisce il contatto tra i cavi elettrici, oppure il mortale circuito elettrico si chiude quando si appollaiano su un pilone (in metallo) e toccano contemporaneamente due parti a differente potenziale elettrico. Si conferma, sempre più, tra le principali cause di mortalità per giovani individui di molti rapaci, particolarmente esposti all'elettrocuzione perchè ancora incerti durante i primi voli; ma non è rara anche negli adulti delle stesse specie.

Piloni e linee elettriche: una ricerca condotta in UE indica come proteggere gli uccelli

Secondo il portale Cordis della UE elettrocuzione e collisioni con linee elettriche sono tra le principali cause di morte per molte specie di volatili. Scienziati spagnoli sono impegnati a fare luce sui fattori che contribuiscono a determinare queste morti. Le loro scoperte dimostrano che l'adozione di misure piuttosto semplici in alcuni punti strategici potrebbe ridurre significativamente il numero di uccelli che muoiono in questo modo. La Ricerca produce implicazioni importanti nella conservazione delle specie di uccelli a rischio: ogni anno milioni di uccelli in tutto il mondo muoiono folgorati o per le gravi lesioni subite dalla tensione elettrica. L'elettrocuzione è una minaccia particolarmente seria per alcune specie a rischio come l'aquila imperiale spagnola (Aquila adalberti) e l'aquila del Bonelli (Aquila fasciata).   "I tratti più pericolosi per l'aquila del Bonelli sono quelli ubicati nelle aree che questa specie utilizza più di frequente, cioè le zone di riproduzione e di permanenza (promontori) e gli habitat di caccia aperti (cespuglieti, superfici coltivate, praterie), lontane dal disturbo della presenza umana che caratterizza gli agglomerati urbani e sottostanti alle rotte di volo tra le aree di procacciamento del cibo e quelle di riproduzione e permanenza" -  scrivono i ricercatori UE. 
Gli stessi studi suggeriscono che l'implementazione di alcune misure, come la marcatura dei cavi lungo questi tratti, potrebbe ridurre le collisioni.

Anche in Sardegna...

Nel corso del 2022, grazie alla collaborazione tra tutte le strutture regionali (CFVA e Forestas in particolare) è stata registrata la perdita di 3 aquile reali per elettrocuzione. Si tratta purtroppo di un fenomeno che non emerge in tutta la sua gravità, perché la gran parte degli animali, morti per folgorazione o per impatto con i cavi delle strutture elettriche, non vengono trovati e/o segnalati e rimangono persi lungo le migliaia di chilometri di sviluppo delle linee di bassa, media ed alta tensione. Qui un precedente approfondimento di Forestas, con ulteriori dati.    L’utilizzo dei GPS sta mettendo in risalto questa grave minaccia ambientale per la Sardegna. Anche qui l’elettrocuzione rappresenta un fenomeno di enorme impatto, soprattutto se rapportato allo sviluppo della rete elettrica nella nostra Regione.   Un problema finora sottostimato quale fattore di estinzione ma che, considerate le caratteristiche etologiche, è con ogni probabilità fortemente indiziato tra le cause della scomparsa di grandi rapaci, come l’aquila di Bonelli, dalla nostra Isola.

Un progetto di Legge all'esame del Consiglio Regionale sardo

La messa in sicurezza delle migliaia di km di rete elettrica regionale (bassa, media ed alta tensione) anche in previsione della futura installazione di ulteriori cavidotti previsti nell’ambito del potenziamento della produzione energetica (eolico e fotovoltaico) rappresenta pertanto una condizione imprescindibile e non più prorogabile per la conservazione dell’ambiente e della biodiversità nell'Isola sarda.  A questo riguardo è stato presentato un Progetto di Legge n. 258 “Tutela dell’avifauna della Sardegna dai fenomeni di elettrocuzione e collisione causati dalle linee elettriche e dagli impianti eolici”, attualmente in corso di valutazione presso la IV Commissione permanente (Governo del territorio, ambiente, infrastrutture, mobilità) del Consiglio Regionale, che prevede la costituzione di un tavolo tecnico per lo studio e la valutazione degli interventi per la messa in sicurezza delle infrastrutture di produzione e distribuzione dell’energia elettrica.

Se ne parlerà anche sabato 3 settembre 2022 nel convegno organizzato a Molentargius per fare il punto sull'aquila del Bonelli.

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