Aggiornamenti sui 22 grifoni rimessi in libertà nel Sud Sardegna

17 Ottobre 2024

DOVE VOLANO I GRIFONI RILASCIATI?

La maggior parte dei grifoni liberati nei giorni scorsi - 18 su 22 - tutti insieme, si sono spostati più a sud, mantenendosi però nei pressi dell'area di rilascio, tra Cea Romana e la zona che si auspica venga colonizzata - perchè era uno degli ultimi siti di nidificazione noti prima della scomparsa del Grifone in quest'area, negli anni Sessanta del secolo scorso:  nei dintorni della rocca Arricelli tra Villasalto e Burcei.

 

Gli altri 4 - dei 22 liberati nei giorni scorsi - si sono allontanati di più, mantenendosi sempre nel sudest della Sardegna, coprendo però i settori tra Monte Cresia (Settefratelli) e fino alla costa (in territorio di San Vito) mentre alcuni altri grifoni hanno scelto (o stanno esplorando da qualche giorno) la zona del radiotelescopio - molto vicino al primo nucleo che dall'inizio di quest'estate si era stabilito tra Dolianova e Punta Serpeddì...

IL MONITORAGGIO H24

La speranza (e l'attesa, fatta di monitoraggi GPS dei loro voli) è che ora i grifoni inizino a frequentare i diversi carnai aziendali attivati in collaborazione con gli allevatori del Gerrei...per il momento è normale che non si siano ancora preoccupati di nutrirsi perchè dopo un grande pasto pre-rilascio - i grifoni spesso lasciano trascorrere vari giorni prima di iniziare a cercare cibo.
Quindi è possibile che abbiano scelto un po' di digiuno per mantenersi leggeri e poter volare in alto sui cieli del Sarrabus-Gerrei e della Marmilla-Trexenta per esplorare i loro nuovi territori.

Rilasciato dalla voliera Forestas di Villasalto il secondo contingente del programma di ripopolamento

Frutto della collaborazione tra i partner del progetto Life "Safe For Vultures" - nei giorni scorsi abbiamo potuto assistere allo storico involo (quasi simultaneo) di 22 giovani grifoni da Cea Romana (cantiere forestale presso Villasalto).

Uno spettacolo raro ed emozionante anche per chi aveva già assistito ad altre attività del genere in  progetti simili.

Tutto si è svolto come previsto, mercoledì 9 ottobre: intorno alle 10.30 gli uomini dell’Agenzia Forestas hanno aperto la voliera di ambientamento che da sei mesi ospitava i 21 individui arrivati dalla Spagna e uno proveniente dalla Francia, destinati al programma di ripopolamento della specie nel sud Sardegna, un’area in cui il grifone era sempre esistito (prima della scomparsa negli anni Sessanta) e dove ha svolto un importante ruolo ecosistemico.
Nel giro di pochi minuti i grifoni, tutti nati nel 2023, hanno abbandonato la struttura e iniziato a sfruttare le correnti ascensionali per perlustrare la zona e assaporare la libertà ritrovata o mai sperimentata prima: due di loro, quello francese e uno degli spagnoli, sono nati in cattività da coppie di animali irrecuperabili, che non possono più volare e che vengono ospitati in strutture specializzate nella cura della fauna selvatica.

Da quel momento i loro movimenti vengono monitorati attraverso i trasmettitori satellitari di cui sono stati dotati prima del rilascio. Nei primissi giorni i grifoni non si erano allontanati troppo dalla zona della liberazione. Solo tre di loro si sono spinti in prossimità della costa, tra Muravera e San Priamo. L’auspicio è che presto gli uccelli appena liberati si uniscano a quelli rilasciati lo scorso 9 aprile, primi 15 di oltre 50 individui che verranno reimmessi in natura nel corso del progetto, il cui obiettivo dichiarato è di estendere l’areale di distribuzione della specie a tutta l’isola, ricostituendo una condizione naturale che era stata compromessa da fattori come:

- la carenza alimentare
- l’avvelenamento
- l’interazione con le infrastrutture energetiche.

I grifoni spagnoli, fondamentali le operazioni di ripopolamento

Il rilascio gestito da Forestas con i partner di progetto, era iniziato in maggio, all'arrivo dei grifoni dalla Spagna. Provenienti da un centro di recupero dell’Estremadura, erano stati presi in carico dal centro fauna selvatica (CARFS di Forestas) a Bonassai, vicino Sassari, dove avevano trascorso la quarantena sottoposti ad accurati controlli sanitari.
In maggio sono stati trasferiti a Villasalto, dove il contatto con l’uomo è stato limitatissimo, circoscrivibile alle visite del personale addetto a portargli le carcasse e l’acqua.

Il 4 ottobre sono stati infine preparati per il rilascio. Accertato il buono stato di salute, è stata effettuata la marcatura alare attraverso la decolorazione delle penne, per favorirne l’identificazione anche a distanze ragguardevoli. Le combinazioni adottate permetteranno di riconoscere facilmente gli animali provenienti dalla colonia sarda rispetto a quelli di origine spagnola, e di distinguere gli animali liberati a Villasalto dai grifoni liberati nel nord-ovest Sardegna nei precedenti programmi di restocking. Tutti sono dotati di trasmettitori satellitari che consentiranno di studiarne i movimenti e i comportamenti: inotre grazie ad un ulteriore dispositivo microelettronico (l’accelerometro) saremo in grado dire quando un grifone sta volando, sta mangiando o sta riposando.

Ne parleremo il 26 ottobre nel convegno al Parco di Molentargius - Cagliari

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