LINEE ELETTRICHE IN SARDEGNA: MUORE UN’ALTRA AQUILA DI BONELLI (è la terza dal 2018)
Il personale Forestas, che l'aveva presa in cura giù prima del rilascio a Tepilora (Bitti) l'aveva chiamata Abbaluchente. Era parte del primo gruppo di 5 aquile rilasciate nell'ambito della collaborazione internazionale con ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) e gli spagnoli della ONG Grefa per il progetto europeo Aquila a-life. Questa giovane Aquila si era perfettamente adattata, nei due anni trascorsi in Sardegna: una specie che un tempo popolava la nostra Isola (si cerca di reintrodurla grazie a questo progetto). Salgono così a tre gli animali deceduti per elettrocuzione/collisione con linee elettriche: un numero che rappresenta solo la punta dell’iceberg, l’indice di una strage silenziosa che colpisce verosimilmente molte altre specie di uccelli.
I trasmettitori GPS di cui sono dotati gli animali hanno consentito di rilevare questi decessi, come avvenuto anche per tre grifoni tra i tanti seguiti da Forestas (progetto Life “Under Griffon Wings”).
Numeri preoccupanti, indice di un problema reale e diffuso in Sardegna: benché la rete elettrica sia meno sviluppata che altrove in Italia e molti tratti siano in elicord (sistema che impedisce l'elettrocuzione) sono ancora moltissime le situazioni di forte rischio.
Sono già almeno tre le aree in cui le linee elettriche si sono rivelate fatali per le aquile di Bonelli reintrodotte, tutte ottime zone di caccia per i rapaci:
- la piana di Ottana-Bolotana, dove ha perso la vita Saccaia
- l'area di Arborea,dove aveva perso la vita l'aquila Muscatogliu pochi mesi fa, dopo una lunga agonia e nonostante le amorevoli cure dell'equipe veterinaria del C.A.R.F.S. di Monastir dell'Agenzia Forestas
- il Mejlogu dove ha trovato la morte Abbaluchente.
Il coordinatore del progetto Aquila a-Life, l’associazione spagnola Grefa, è impegnata da anni - tra Italia e Spagna - per quantificare il problmea e proporre soluzioni per prevenire elettrocuzione e collisione di grandi rapaci. Nell’ambito del progetto Aquila a-Life, per la reintroduzione della specie in Sardegna e in Spagna, sono complessivamente 17 – su 87 marcati -gli esemplari deceduti a causa delle linee elettriche, di cui tre in Sardegna. In Spagna la problematica dell’elettrocuzione è molto sentita: di recente, alcune delle società elettriche operanti nel territorio sono state riconosciute colpevoli per aver causato la morte di specie in pericolo di estinzione e per questo multate.
Linee elettriche: due pericoli in uno
L’elettrocuzione non è solo causa di morte per molte specie di uccelli, ma può essere anche la miccia d’innesco di numerosi incendi boschivi. Molteplici sono i casi in cui gli animali (prevalentemente cornacchie ma anche molti rapaci, come poiane e gheppi) fulminati dalle linee elettriche vengono a contatto con la vegetazione, innescando incendi, come accertato in diverse occasioni dal Corpo Forestale della Regione Sardegna.
L'eredità di Abbaluchente
Abbaluchente, aquilotto arrivato dalla Spagna, aveva trascorso il suo primo anno (di crescita ed ambientamento) nel Parco Regionale di Tepilora, custodito dal personale Forestas in una speciale voliera realizzata dal cantiere forestale. Era il prezioso risultato della collaborazione tra Forestas, Grefa, ISPRA, Provincia di Nuoro, Assessorato regionale alla Difesa dell'Ambiente. Appena liberata nel 2019 aveva preso ad esplorare la Sardegna, soprattutto lungo la costa orientale, soffermandosi nel nord e visitando spesso il Parco Nazionale dell’Asinara. Questo comportamento erratico è tipico delle giovani aquile. Per un certo periodo di tempo, si era associata con Pratteri, altro maschio liberato nel Parco di Tepilora nel 2019.
La Sardegna ha mostrato di essere fortemente idonea al ritorno dell’Abilastru (così chiamiamo l'aquila "del Bonelli) grazie al suo clima mite, ai suoi ambienti naturali, all’ampia offerta di riparo e prede. Ma la morte di Abbaluchente è una perdita grave per il progetto. Come per Saccaia, si tratta infatti di un animale che avrebbe potuto a breve iniziare a riprodursi, possibilità stroncata sotto il palo di una linea elettrica.
L'ISPRA auspica maggior collaborazione con la società elettrica per minimizzare i rischi di ulteriori perdite legate alle linee elettriche. A questo punto, oltre che auspicabile pare davvero necessario.