Timo (erba barona)

Thymus Herba-barona

Suffrutice pulvinoso, molto ramificato alla base, con fusti legnosi sub-eretti o striscianti.

Emana una forte profumazione aromatica, molto apprezzata, così come il miele monoflora che si può ricavare da questa essenza.

Foglie lineari-lanceolate, brevemente spicciolate, a margine intero con nervatura centrale evidente.

I fiori sono riuniti in verticillastri all'ascella delle foglie superiori, formando spicastri terminali con numerosi fiori con corolla bilabiata, rosea, e calicee con 5 denti acuti.

Semi piccoli debolmente glabri.

Extra:

Ricchissima di questa essenza è la cima di Monte Armidda (al confine tra Lanusei e Gairo): questo toponimo, prende appunto origine dal nome sardo del Timo.

Corologia:
Specie endemica di Sardegna e Corsica.
Fenologia:
La specie fiorisce in estate da maggio a settembre
Habitat:
E’ diffuso sui pendii aridi e ventosi della Sardegna e della Corsica dagli 800 metri slm a 2000 metri di altitudine, spesso in associazione ad altre camefite spinose.
Forma biologica:
Camefita suffruticosa
Curiosità:
Nella medicina popolare sarda il timo veniva raccolto durante il periodo estivo ed utilizzato come sedativo, diaforetico, antielmintico, decongestionante delle vie respiratorie nei raffreddori, contro la dissenteria e problemi gastrici.
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Scheda
Nome latino:
Thymus herba-barona
Nome sardo:
Armidda, Alba barona
Flora:
Famiglia:
Approfondimenti

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