Arbusto suffruticoso sempreverde di 1-3 m, rampicante, con internodi provvisti di pochi aculei robusti e lievemente adunchi.
Foglie composte, con 3-7 foglioline lanceolato-acuminate, del tutto glabre e lucide superiormente.
Fiori bianchi con stili saldati a colonna e sepali con qualche appendice ai margini;
la fioritura delle piante non è, in generale, abbondantissima, ma il fiore è di una particolare grazia ed eleganza, con i petali a cuore, leggermente ondulati, perfettamente candidi e il ciuffo degli stami dorati al centro.
Corologia:
Bacino del Mediterraneo, in particolare la fascia costiera del settore occidentale, Nord Africa e coste della penisola iberica.
Habitat:
Pianta eliofila, indifferente al substrato, è tipica della macchia mediterranea, dei querceti termofili, siepi; raramente anche nelle formazioni più termofile di bosco submediterraneo
Curiosità:
Popolarmente è detta “rosa di S.Giovanni” poiché la sua fioritura è più tardiva rispetto a quella delle altre rose selvatiche e può essere in fiore fino alla festa di S.Giovanni Battista, il 24 di giugno. A Nuoro si credeva che ogni anno nella notte di San Giovanni fiorisse una rosa selvatica, la quale però rimaneva in boccio solo dal tramonto delle vigilia fino all'alba della festa; tale rosa era ritenuta apportatrice di ricchezza e fortuna, però era custodita gelosamente dai demoni, i quali avrebbero fatto pagare l'ardire di chi avesse tentato di coglierla. Il fiore della rosa, da solo o associato al ramo fogliato, realistico o stilizzato e geometrizzato, talora insieme col vaso portante, rappresenta un elemento floreale decorativo nell'arte tradizionale Sarda, sia in quella tessile e del ricamo, che in quella dell'intreccio e nei manufatti lignei e persino nella gioielleria.