Albero che si può sviluppare sino a 30 metri di altezza, con portamento maestoso, molto ramificato, fusto diritto e chioma ampia.
Corteccia bianco-grigia o verdastra, liscia negli esemplari giovani; desquama circolarmente a maturità.
Foglie decidue, alterne, munite di picciolo bianco tormentoso di 2-8 cm., presentano lamina da rotondo-ovata o palmata a 3-5 lobi più o meno marcati e margine irregolarmente dentato. Pagina inferiore bianco-tomentosa; la pagina superiore verde intenso.
I frutti sono capsule, glabre, contenenti numerosi semi cotonosi.
Pianta dioica, amenti maschili cilindrici, lunghi 6-10 cm. e sessili, inizialmente rossastri che in fioritura diventano gialli; i femminili cilindrici di 3-7 cm., con stimmi rosa.
Habitat:
Specie eliofila moderatamente termofila che predilige terreni freschi, profondi e ben areati, Ama l’acqua, ma teme il ristagno idrico prolungato. Vegeta bene nei boschi ripariali e planiziari dove vive in gruppo o in consorzio con altre latifoglie come il Salice, Ontani e Frassino.
Curiosità:
Albero abbastanza longevo che vive fino a 200 anni. E’ utilizzato nelle alberature stradali ed a scopo ornamentale nei parchi e giardini. Il legno ad alburno chiaro e durame ben distinto, piu' scuro, e' tenero e omogeneo, non e' molto apprezzato e viene impiegato per compensati, imballaggi, fabbricazione fiammiferi, e per la produzione di cellulosa. La corteccia ricca di tannino, di populina e salicina viene usata contro le febbri reumatiche.