È una specie di rosa spontanea, arbusto latifoglie e caducifoglie, spinoso e alto tra uno e tre metri. Molto presente in siepi o cespugli ai margini del bosco.
Talvolta viene chiamata rosa di macchia, ed è comunemente nota come rosa selvatica.
Che sia comune nella nostra Isola è ben chiaro dalla lunghissima lista di nomi in lingua sarda, che nelle varie località si riservano a questo arbusto: quasi ogni paese ha un proprio modo di chiamarla.
Fusto legnoso, spesso arcuato o pendente, e radici profonde.
Le spine rosse sono robuste, arcuate, a base allungata e compressa lateralmente. Le foglie, caduche, sono composte da 5-7 foglioline ovali o ellittiche dentellate.
I fiori, singoli o doppi, hanno 5 petali, un diametro mediamente di 5 cm, colore rosa pallido e poco profumati.
Il falso frutto (cinorrodo) della rosa canina è caratterizzato da un colore rosso e da una consistenza carnosa; è edule ma aspro e non appetibile fresco; contiene un altissimo tasso di vitamina C, oltre 2 g per 100 g di peso. Esso deriva dalla modificazione del ricettacolo fiorale e contiene al suo interno degli acheni. Gli acheni sono il frutto vero e proprio (che contiene un seme) della rosa canina, derivano dalla modificazione dei carpelli ed ognuno di essi contiene un seme. La struttura nel suo insieme (di 1 o 2 cm) è il cinorrodo.