Clematide o Vitalba

Clematis (foto C.Mascia)

Pianta lianosa rampicante, con fusto legnoso, rami giovani erbacei. È considerata una pianta invasiva del bosco, specialmente in associazione con i rovi: dove c'è un po' di luce, trovano spazio per crescere...in effetti non si tratta di una specie "infestante" ma piuttosto "ecotonale":  l'ecotono è quella striscia di confine tra un ambiente e l'altro (esempio: zona ecotonale è quella tra la linea di inizio bosco e di inizio prato).

Foglie di colore verde scuro, divise in 3-5 foglioline ovali o lanceolate di norma dentate o anche lobate;

Fiori a pannocchia, numerosi e profumati, bianco-verdastri con 4 o 5 sepali petaloidi pubescenti su entrambe le facce.

I frutti di circa 2-3 mm provvisti di una coda piumosa biancastra lunga 2-3 cm

L'estate è il periodo in cui si nota questa pianta, perché è in fiore. Si tratta di un rampicante molto diffuso in Ogliastra, ben ambientato tra i 400 ed i 600 m s.l.m. 

A causa delle tossine comuni alla famiglia delle Ranunculaceae è consigliabile non consumarne grosse quantità, anche se in taluni territorio è consuetudine usarne i germogli primaverili per le frittate.  Bisogna utilizzare esclusivamente le parti molto giovani della clematide in cui la concentrazione delle sostanza tossiche è molto bassa. 

Da segnalare la presenza di alcaloidi e saponine,  che si accumula soprattutto nelle piante più vecchie,  e possono provocare irritazioni cutanee al contatto

Extra:

Specie velenosa, presenta nelle varie parti della pianta alcuni principi attivi tossici. La sua particolarità è che risulta irritante per occhi, gola, naso quando viene tagliata sprigiona una sostanza lacrimogena, che può dare parecchio fastidio.  Il succo inoltre, a contatto con la pelle, genera vescicole pruriginose.

In passato veniva spesso usata dai militari di leva per simulare intolleranze ai detersivi per essere dispensati dalla corvée.  Veniva anche chiamata "erba dei cenciosi" perchè i mendicanti la usavano per procurarsi irritazioni ed ulcerazioni con le foglie di questa pianta per impietosire i possibili donatori.  Ancora, in passato in alcuni paesi la parte legnosa veniva tagliata e utilizzata come succedaneo di sigaretta dai ragazzi poveri.

Il suo nome deriva dal greco “klèma” che significa viticcio.

Corologia:
In Italia è presente su tutto il territorio sino a circa 1300 m in incolti, boschi di latifoglie, macchie temperate.
Habitat:
Siepi, macchia, boscaglia.
Etimologia:
Nota anche col nome comune di vitalba, che deriva da vite alba ("vite bianca").
Somiglianze e varietà:
Il profumo, quasi impercettibile, è vagamente simile a quello del biancospino.
Curiosità:
La vitalba crea dei veri e propri grovigli inestricabili a danno della vegetazione arborea che viene pesantemente aggredita e soffocata. Tali presenze sono infatti quasi sempre l'espressione di un degrado boschivo. Non viene coltivata per usi terapeutici me le si riconoscono diverse azioni tra le quali depurativa ed analgesica. I germogli giovani possono essere usati in cucina esclusivamente cotti. I tralci, lunghi e flessibili venivano utilizzati per legare gli innesti.
Condividi:
Scheda
Nome latino:
Clematis vitalba
Nome sardo:
Stersedda, Antzara, Atzara, Aùrsara, Aussara, Bidighinzu, Isterzu, Sterzu, Vide bianca, Vitikindzu, zara, medikindzu, bidikinzu
Flora:
Famiglia:
Approfondimenti

Contenuti correlati

Galleria immagini

Potrebbe interessarti anche:

  • Endemismo di Corsica e Sardegna, a fioritura tipicamente invernale-primaverile. Erbacea perenne, con breve fusto sotterraneo lignificato, radice fittonante ramificata...
  • Pianta slanciata alta 15-50 cm , con infiorescenza lassa e allungata. Foglie di colore verde chiaro prossime al grigio, oblungo-lanceolate. Tepali esterni ovati, acuti, color...
  • Arbusto o piccolo albero di 2-6 metri, con rami giunchiformi, flessuosi, opposti. Rami a corteccia bruno-aranciati, i giovani verdastri, pubescenti, striati. Foglie semplici,...
  • Simile alla Tamerice comune ma con corteccia rossastra . Si tratta di un albero o arbusto di altezza tra 1 e 5 metri con rami giovani esili. Foglie di 1-2,5 mm, imbronciate,...
  • Arbusto spinoso alto 30-60 cm piuttosto ramificato. Rami tortuosi portanti su ciascun nodo foglie riunite in gruppi di 3-5 e 3-5 spine con aculei giallastri. Foglie semplici,...
  • Arbusto, alto 1-2 metri. Rami eretti e flessibili, pubescenti da giovani. Fusto legnoso con corteccia color verde-olivacea. Foglie trifogliate, la fogliolina centrale più grande...
  • Pianta arbustiva, alta fino a 1.5 metri con rami lassi e talvolta ricurvi, con robuste spine, densamente pubescenti. Diffusa in tutta la Sardegna, è un arbusto caducifoglio, con...
  • Arbusto o albero di piccole dimensioni alto fino a 10 metri, con chioma espansa, larga ed irregolare. Fusto spesso tortuoso e contorto, ramificato principalmente dalla base...
  • Albero o piccolo alberello caducifoglio alto fino a 12 metri con corteccia grigiastra e ruvida negli esemplari adulti; rami giovani pubescenti, poi glabri, bruno-rossicci. Foglie...
  • Il tasso è conosciuto come albero della morte in quanto tutta la pianta, escluso l’arillo (molto appetito dagli uccelli) è molto tossica e contiene una sostanza mortale, la...
  • Arbusto sempreverde con fusti alti fino a 1 metro, rossastri e spogli nella parte inferiore, verdi e pubescenti in quella superiore. Anche in questa varietà di euforbia i rami, se...
  • Il Lupino giallo è una pianta erbacea annuale con radice a fittone, ramosa. Cresce tipicamente a quote da 0 a 600 m.s.l.m. La varietà commestibile di lupino è quello bianco (...