Felino carnivoro, presente solo nelle zone interne e montuose, nei boschi dell'Isola.
Difficilissimo riuscire a vederlo, quasi impossibile fotografarlo: specie elusiva per eccellenza (sia per l'habitat sia per le abitudini).
Agile e veloce nell’arrampicarsi sugli alberi; non attivo nelle ore notturne nè in quelle soleggiate, preferisce l’alba e il tramonto, trascorrendo il giorno nella sua tana o nascosto tra la vegetazione.
Cacciatore infallibile, vertebrati di piccola e media taglia vivi: topi selvatici, topi quercini e ghiri, piccoli passeriformi, rettili e anfibi. Anche la pernice, la lepre ed il coniglio rappresentano prede succulente
Areale di distribuzione:
F.silvestris ha larga distribuzione paleartica. Il taxon lybica è caratteristico della Sardegna e del Nord Africa. La sua presenza in Sardegna è avvenuta in tempi storici attraverso i Fenici, sia trasportato sulle navi a protezione delle scorte alimentari dai ratti sia anche come animale da compagnia.
Identificazione:
Molto più robusto e forte rispetto ai gatti domestici (lunghezza testa-corpo: fino a 70 cm). Ha una caratteristica coda, lunga circa metà del corpo, che termina di netto come se fosse tagliata. La testa è rotondeggiante, il muso corto e poco appuntito; occhi grandi e frontali; orecchie dritte, appuntite, terminanti in un ciuffo auricolare caratteristico della forma sarda. Il colore del mantello somiglia a quello del soriano: grigio cenere o grigio giallastro, ha un’ornamentazione nera, striata sul corpo e ad anelli nella coda e nelle zampe.Le strie longitudinali della testa confluiscono in una lunga stria dorsale che termina nella coda; da questa si dipartono quindi le strie trasversali sui fianchi che si confondono con il resto del mantello nella parte ventrale. Differisce dalla specie nominale per i peli dorsali che sono più lunghi di quelli latero-ventrali, la coda meno folta e la presenza dei ciuffiauricolari.
Habitat:
Specie molto rara, elusiva e difficilmente osservabile. Frequenta quasi esclusivamente gli ambienti forestali, soprattutto di latifoglie, con fitto sottobosco, leccete e macchie fitte,le zone rocciose montane e i valloni più impervi ed accidentati. Agilissimo e veloce nell’arrampicarsi sugli alberi; attivo soprattutto all’alba e nelle ore crepuscolari, raramente di notte, trascorre il giorno in tana o nascosto tra la vegetazione; si nutre esclusivamente di vertebrati di piccola e media taglia vivi, preferibilmente di roditori selvatici (topi selvatici, topi quercini e ghiri), piccoli passeriformi, rettili e anfibi. La pernice sarda, la lepre ed il coniglio rientrano nella sua dieta nei siti dove sono abbondanti.
Riproduzione:
La maturità sessuale viene raggiunta a circa 9 mesi. L’accoppiamento avviene tra febbraio e marzo; la gravidanza dura 8 - 9 settimane e i piccoli, da 2 a 6 nascono nella primavera, tra aprile e giugno. Si rendono indipendenti al terzo mese. Solitamente avviene un solo parto all’anno. E’ una specie solitaria e gli unici momenti di socialità sono l’accoppiamento e le cura parentali.