Storia della Foresta demaniale
Nel territorio di Talana la superficie di proprietà Demaniale gestita dall'Agenzia Forestas e di 8898 ettari. Questi terreni demaniali furono ceduti all’Azienda Foreste demaniali della Regione Sarda dall’E.R.S.A.T. la quale a sua volta ebbe queste superfici dall’Ispettorato Ripartimentale delle Foreste e poi pervenuti all’Ente Foreste della Sardegna (dal 2016 divenuta Agenzia forestale regionale, Fo.Re.S.T.A.S.). L’Ispettorato forestale operò in quest’ambito fini alla fine degli anni Sessanta quando il cantiere forestale fu chiuso dopo un gravissimo incendio che incenerì la montagna sovrastante di Monte Olinie distruggendo centinaia di ettari di rimboschimento. L’Ispettorato gestiva queste superfici in occupazione temporanea tramite la 3267/23, poi in concessione trentennale all’Ente Foreste.
Descrizione generale
Adiacente al corpo demaniale sono i terreni comunali concessi per l’imboschimento, con lo scopo di recuperare dei terreni forestali abbandonati e in forte degrado perché continuamente percorsi da incendi o eccessivamente pascolati, ma anche terreni ricoperti da vegetazione sia a macchia mediterranea nelle varie fasi di sviluppo che di boschi di leccio. La funzione principale dei soprassuoli di conifere di natura artificiale è la copertura del suolo: senza subentrerebbero fenomeni di erosione idrica e di dilavamento degli elementi nutritivi. Queste conseguenze, e quelle successive agli incendi ed al pascolamento, hanno alterato i delicati equilibri naturali originari, per cui oggi antiche foreste di Leccio non esistono più. Si tratta di un soprassuolo artificiale di conifere di circa quarant’anni ubicato in area molto scoscesa, impiantato alla fine degli anni sessanta del secolo scorso dall’Ispettorato Ripartimentale delle Foreste. L’impianto è stato effettuato su gradoni realizzati con lavorazioni manuali a mano. Il sesto è circa 3x3. Il soprassuolo di pini è costituito principalmente da Pinus pinea.