Un altro intervento curato da Forestas, finanziato negli anni scorsi, progettato e giunto alla fine dell'iter autorizzativo. Appena arriveranno tutte le autorizzazioni del caso, spazio alla fase di realizzazione sul campo, con il ripristino dei sentieri per la tutela e soprattutto la valorizzazione del sito archeologico della Foresta pietrificata dell'Anglona.
Anche qui l'intervento è pensato per la creazione di una rete di percorsi, da inserire nel catasto della Rete Escursionistica della Sardegna (RES) collegando i centri abitati del circondario con il sito ed aumentando il livello di fruibilità delle evidenze archeologiche e paleo-botaniche, i siti di valore naturalistico e paesaggistico.
Il risultato atteso è un aumento del flusso di turismo attivo e sostenibile a bassissimo impatto ambientale: con la creazione di percorsi di trekking e percorsi per mountain bike, si valorizza la foresta fossile.
L’Agenzia Forestas assume il ruolo di soggetto attuatore dell’intervento che verrà svolto in economia attraverso il Servizio Territoriale di Sassari con personale direttivo, tecnico, amministrativo.
Le foreste fossili: un patrimonio di inestimabile valore
Meglio note come foreste pietrificate, sono resti fossili di alberi in forma di monconi, sia in posizione verticale che distesi sul terreno. Il processo di fossilizzazione più diffuso è la silicizzazione: i cristalli di silicio si sostituiscono alle parti dure dell’albero, conservando intatta la loro forma. Le foreste fossili hanno avuto origine in diverse ere geologiche come conseguenza di eventi catastrofici - come nel caso della foresta dell’Anglona, che interessa i comuni Chiaramonti, Bulzi, Sedini, Martis, Laerru, Perfugas.
Nel Miocene inferiore un’eruzione vulcanica fece inabissare le foreste nei laghi circostanti che, riempiti di cenere molto ricca di silicio, hanno creato il substrato ideale per il processo di fossilizzazione che ha fatto giungere questi preziosi resti sino a noi.
La RES per dare valore ai beni ambientali, là dove si trovano
Grazie alla promozione che deriva dalla rete sentieristisca, questi reperti verranno valorizzati nel lor ambiente naturale, anche attraverso l’allestimento di un percorso dedicato, tale da trasformare in una "visita museale all'aria aperta" tutto il perimetro della foresta pietrificata. I sentieri collegheranno le piante pietrificate ai numerosi punti di interesse di cui i Comuni coinvolti sono dotati: cascate, grotte, musei e chiese campestri.
Sviluppo della Rete
Il percorso non si articola secondo un itinerario prestabilito, ma è piuttosto concepito come una "mini-rete di sentieri" che consentono all’escursionista di assemblare i vari percorsi e creare l’itinerario in funzione delle proprie esigenze consentendo così un esperienza personalizzata per ogni visitatore e secondo il tempo disponibile. La rete sentieristica si articola su un totale di circa 80 chilometri e prevede un totale di 16 sentieri (ciascuno dei quali avrà il proprio numero nel catasto regionale gestito da Forestas) di lunghezza variabile. Sentieri e strade, tratturi e sterrate già presenti, opportunamente resi fruibili attraverso azioni di miglioramento del fondo, sistemazione della vegetazione ed eliminazione delle piante infestanti, segnaletica informativa (verticale e orizzontale), aree di sosta attrezzate (arredi che agevolino la fruizione del sentiero e dell’ambiente circostante). La rete si inserirà negli altri interventi già in corso sul Sassarese (valle dei mulini di Osilo, dorsali del Goceano - Monte Acuto e del Mejlogu, ippovia di Villanova
Non solo infrastrutture leggere, ma anche piano di manutenzioni a tutela della bellezza del luogo
A tali operazioni seguirà un opera di manutenzione programmata attraverso controlli di percorribilità semestrali, cui seguiranno gli interventi di manutenzione necessari. Attualmente la conferenza dei servizi relativa al rilascio delle autorizzazioni necessarie è già stata indetta e sono già stati acquisiti i pareri dell’ Assessorato alla difesa dell’ambiente e del Corpo forestale e di vigilanza ambientale, mentre sono in fase di risoluzione le criticità riscontrate dalla Soprintendenza archeologica per le belle arti e paesaggio delle provincie di Sassari e Nuoro. Superata questa fase, finalmente si entrerà nel vivo dell'intervento.