Gutturu Mannu

Gutturu Mannu

La Foresta Demaniale di Gutturu Mannu è estesa per ben 4748 ettari e situata nella parte sud della provincia di Cagliari, all'interno del perimetro dell'omonimo Parco naturale istituito dalla Regione Sardegna.  L'intera foresta risultava già ricompresa nella proposta di Parco naturale del Sulcis ai sensi della L.R. 31/89 in quanto
"Esteso areale occidentale del cervo sardo. Massicci granitici del Paleozoico dalla tormentata morfologia con valloni alternati a pianori. Vette elevate oltre i mille metri. Ricchissimo di boschi di lecci con frequenza di tassi e agrifogli negli anfratti più remoti; sughere, corbezzoli, filliree arborescenti e lentischi. Macchia mediterranea con erica e corbezzolo arborescente. Importante sotto l’aspetto faunistico per le migrazioni stagionali del cervo sardo e del cinghiale. Presenti anche la volpe, il gatto selvatico sardo, la martora, la beccaccia, il colombaccio e picchi rossi. Dubbia presenza del daino. Insediamenti minerari (Pantaleo) e insediamenti archeologici e di antica cultura contadina".

Inoltre ricade nell’area S.I.C. I.T.B. 001105 –‘Foresta di Monte Arcosu’ per circa il 70% della sua superficie e per gran parte della sua superficie nell’ Oasi permanente di protezione faunistica ‘Gutturu Mannu - Monte Arcosu’ come da decreti n°102 del 20.07.78 e n°1240 del 15.11.88.
In località Is Fenebas si può usufruire delle aree pic-nic messe a disposizione del visitatore, da cui si dirama una complessa rete di sentieri escursionistici e ciclo-escursionistici.

La foresta demaniale ricade nei Comuni di Assemini e Capoterra.
 
Telefono (non sempre presidiato): 070 942524  

Aspetti climatici:
Non essendo presente all’interno del complesso forestale in esame una stazione di rilevamento, si fa riferimento, per la descrizione del clima ai dati rilevati nella stazione di Is Cannoneris (quota 716 m. s.l.m.; periodo di osservazione 1973-75). La temperatura media annua è pari a 13,1 °C. La media del mese più freddo (febbraio) è di 1,7 °C; la media del mese più caldo (luglio) è di 29,2 °C. L’escursione termica annua è di 8,2 °C; le massime e le minime assolute, registrate nei mesi di febbraio e luglio sono rispettivamente di 8,9°C e 17,2°C. Le precipitazioni seguono un regime caratterizzato da massimi invernali (dicembre-febbraio) ed autunnali (ottobre-novembre) per un totale di 1172 mm di pioggia caduta (media annua totale). Secondo la classificazione climatica del Pavari si può supporre che la foresta ricada nel suo complesso nella zona fitoclimatica del Lauretum - sottozona calda e (medio), tipo con siccità estiva e periodo arido invernale. Alla sottozona calda appartengono quelle fasce con altitudine che varia dai 200 ai 600 m, mentre alla sottozona fredda quelle con altitudine variabile dai 600 ai 1000m.
Aspetti geopedologici:
Nella porzione a nord e su quasi l’intero complesso forestale, il substrato è costituito da rocce intrusive del Paleozoico riferibili principalmente a graniti (leucograniti e granodioriti). Nel settore nord e nord-ovest si rileva la presenza di scisti (scisti, scisti arenacei e argilloscisti). Il complesso forestale di Guturu Mannu è interessato prevalentemente da morfologia accidentata, con tratti caratterizzati da forti pendenze concentrate in prevalenza nel settore ovest e sud-est. Presenta una morfologia più dolce il settore centrale della foresta nella vallata dove scorre il Rio Guturu Mannu. Al suo interno il perimetro della foresta è solcato da numerosi impluvi dove scorrono corsi d’acqua a portata stagionale. I corsi d’acqua principali sono: Riu su Murru Sirboni, Riu su Murru su Zippiri, Riu Tronconi Mannu, Riu Perdu Secci, Riu Moras, Canale Ladu tutti affluenti del principale Rio Guturu Mannu. All’interno della foresta, le quote variano tra i 94 m. s.l.m. e i 1113 m. s.l.m. in località M. Is Caravius.
Aspetti vegetazionali:
Sotto il profilo fisionomico le formazioni vegetali dominanti sono caratterizzate da soprassuoli arborei ed arbustivi a sclerofille sempreverdi boschi a dominanza di leccio,sugherete e macchia mediterranea. La presenza delle formazioni sempreverdi caratterizza il soprassuolo della foresta. Queste sono costituite dal leccio e dalla sughera, estesa per circa 100 ha, e dalle macchie ad olivastro e lentisco. La maggior estensione delle sugherete si concentra nel settore centrale del complesso di Gutturu Mannu, ai lati della strada Macchiareddu – Santadi. Le formazioni di leccio sono invece distribuite nel settore centrale, quello ovest e sud-est, caratterizzato a tratti da forti pendenze e da una concentrazione di cime montuose che dai 1000-700 m. s.l.m. degradano sino ad arrivare ai 300-400 m. s.l.m. Posto a basse altitudini, il settore centrale del complesso è costituito da andamento semipianeggiante e collinare. Le specie animali che vi abitano sono numerose e di grande interesse naturalistico-ambientale. Sono presenti in numero consistente i cervi sardi, specie che ha rischiato l’estinzione ma ad oggi prolifera distribuendosi sull’intero territorio del Sulcis. Questi animali stanno riconquistando quegli spazi che un tempo erano stati loro sottratti per causa della forte antropizzazione e sfruttamento ai fini venatori del territorio. Presente anche il cinghiale. Popolano la zona anche altri mammiferi come le volpi, le donnole, i gatti selvatici, ecc.. Non è raro incontrare l’aquila reale, la poiana e l’astore. La foresta di Gutturu Mannu confina a nord con il complesso di Monte Arcosu, di proprietà del W.W.F., dove si contano numerosi esemplari di cervo sardo e daino che vivono in libertà. Sicuramente ricca di specie forestali affermate, il comprensorio costituisce un esempio interessante sotto il profilo paesaggistico. La vegetazione interna al comprensorio è a tratti molto rigogliosa, se si escludono alcune aree scarsamente ricoperte da vegetazione costituita da macchie (macchiaforesta), non per questo di minore interesse e bellezza paesaggistica. Nella foresta sono presenti bellissimi esemplari di sughera caratterizzati da diametri ragguardevoli. Questi sono visibili in località Is Antiogus dove si trovano a costituire formazioni pure o, in alcuni tratti, miste al leccio.
Come si raggiunge:
Vi si accede dal centro abitato di Santadi o da Cagliari, percorrendo la strada S.P. Macchiareddu-Santadi che divide in due parti il complesso forestale. La foresta è inoltre collegata con la F.D. Tamara Tiricu e Pantaleo ad ovest e con la F.D. Is Cannoneris e F.D. Monte Nieddu a sud.
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