L'Oleandro è un arbusto cespuglioso, molto ramificato, con rami eretti e sottili, che può assumere portamento di piccolo alberello, può superare i 5 metri di altezza. La corteccia è liscia e verde da giovane, grigiastra e screpolata longitudinalmente da adulta. Le foglie sono persistenti, lanceolate, opposte o a verticilli di tre, con lamina molto coriacea, picciolate , lunghe fino a 15 cm, con margine intero. La pagina superiore è color verde scuro, debolmente lucida, quella inferiore opaca con riflessi grigiastri e glauchi. E' un arbusto con fiori ermafroditi, riuniti in infiorescenze, sono di colore rosa o bianco, con corolla a tubo stretto terminante in cinque lobi, grandi e vistosi con corolle rosa, rosse o biancastre. Il frutto è costituito da due follicoli ravvicinati e fusi in un solo corpo cassuliforme subcilindrico, lungo circa 15-20 cm, pubescente, brunastro. A maturità diventa deiscente, liberando i semi piumosi.
Oleandro
Corologia:
Specie diffusa in tutto il bacino del Mediterraneo, in Italia la si trova in prevalenza nelle regioni meridionali e nelle Isole.
Fenologia:
Fiorisce da maggio-giugno e fruttifica in ottobre-novembre.
Habitat:
E' una specie eliofila che tollera bene i venti salmastri. Allo stato spontaneo vive lungo i fiumi, sul greto dei torrenti, o comunque, negli ambienti con substrato umido, costituendo un elemento caratteristico della vegetazione dei corsi d’acqua. E' molto sensibile al freddo e alle gelate, perciò negli ambienti più freddi è opportuno coltivarla in grandi vasi al riparo dalle gelate ed esposti al sole. Questa pianta cespugliosa e sempreverde si trova facilmente in città, nei giardini, nelle aiuole, lungo le strade ed autostrade dove contrasta la monotonia del colore dell'asfalto con la sua abbondante fioritura e con il suo fogliame sempreverde.
Forma biologica:
Microfanerofita cespugliosa.
Curiosità:
Diffusa come pianta ornamentale per la bellezza della fioritura e per l'aspetto decorativo del fogliame sempreverde, l'Oleandro è una specie velenosa infatti, tutte le parti della pianta sono tossiche se ingerite, contenendo sostanze che interferiscono con l'attività del cuore. In veterinaria viene usato per combattere la rogna degli animali.