Pianta erbacea, annuale o biennale, appartenente alla famiglia delle Gentianaceae. Nota anche con il nome comune di "cacciafebbre".
Alta fino a 50 cm, glabra, il fusto è quadrangolare, eretto generalmente semplice fino ai 4/5 inferiori, fittamente ramificato in alto.
Originaria dell'Europa, Asia occidentale e Africa settentrionale; è comune in tutto il territorio italiano, dal livello del mare alla bassa montagna, nei prati ma anche nei campi sfalciati.
In alcuni territori veniva raccolta tra luglio e agosto (quando sono presenti i fiori), preferendo le piantine più piccole, per utilizzi fito-terapeutici e per tinture e tisane.
Somiglianze e varietà:
Comunemente è spesso indicata come Centaurea minore anche una pianta della famiglia delle Asteraceae, la Centaurea centaurium, a corolle rosee, molto comune nei prati e nei fossi.
Può essere confusa con:
- Centaurium pulchellum (è più bassa, priva della rosetta di foglie alla base, la ramificazione è presente anche nella parte inferiore del fusto, l'infiorescenza è più larga e rada, i fiori sono peduncolati, la corolla più piccola con il tubo appena più lungo del calice. le due specie hanno proprietà identiche e vengono comprese nella stessa denominazione comune).
- Dianthus armeria che ha foglie lunghe e lineari, i fiori raccolti in piccoli fascetti i petali liberi e dentati rossi con minuscoli punti chiari.
- Centaurium spicatum che ha infiorescenze che si ramificano in basso dicotomicamente, poi i rami si continuano come cime unipare, simili a spighe, con fiori più grossi e tozzi, con calice a grosse coste.
Curiosità:
Contiene glucosidi amari quali eritaurina, eritrocentaurina, fitosterina, zucchero, gomma, olio etereo, un glucoside, la eritricina, acido oleanolico, una resina, la centauriresina. L'eritaurina è stata identificata con la genziopicrina. I romani la chiamavano fel terrae (= fiele della terra) per il suo gusto molto amaro, e la forte presenza di antiossidanti. Molto usata nella medicina popolare e oggi in erboristeria, la pianta intera fiorita ed essiccata come infusione, decotto o tintura madre. È antinfiammatoria, depurativa, febbrifuga, stimolante, è attiva contro batteri, funghi e vermi.
Ha proprietà digestive per cui è usata anche in liquoreria, ma anche contro disfunzioni gastriche ed epatiche. Le foglie verdi pestate venivano usate per disinfettare ferite e favorire la cicatrizzazione.