Gabbiano corso
Origine zoogeografica:
Olomediterranea
Areale di distribuzione:
Specie diffusa nel mediterraneo centrale. La Spagna, rappresenta con le sue due colonie, il 75% della popolazione mondiale. In Italia è presente in alcuni tratti dell’arcipelago Toscano, Puglia e Sardegna; in Campania la sua presenza è inferiore all’1% della popolazione complessiva italiana. Nidifica lungo le coste dell’Isola.
Identificazione:
Specie strettamente legata all’ambiente marino. Simile al Gabbiano reale ma più snello e agile, con le ali più lunghe e più strette, di dimensioni inferiori, il becco rosso e le zampe color verde scuro. La punta delle ali è nera, il piumaggio sul dorso grigio perla, ventre e collo bianchi. Rima palpebrale rossa. I giovani hanno il vertice grigio e la parte superiore bruna.
Habitat:
E’ un uccello strettamente legato all’ambiente marino ad eccezione del periodo riproduttivo. L’attività trofica è concentrata prevalantemente durante la notte. Si nutre di pesce azzurro, di cefalopodi, di crostacei. A differenza del Gabbiano reale, il Corso predilige luoghi puliti. Si sposta frequentemente alla ricerca di tratti di mare pescosi.
Riproduzione:
Nidifica in piccole colonie nelle isolette e lungo le coste rocciose lontano da fonti di disturbo e inaccessibili ai predatori terrestri. Il nido è costruito durante il rituale di corteggiamento, generalmente attraverso uno scavo nel terreno e rivestito con materiale vegetale. La femmina depone circa 2-3 uova.
Status di conservazione:
Specie vulnerabile a livello regionale e nazionale, rara a livello europeo.
Fattori di minaccia:
Riduzione degli stock ittici. Competizione con gli altri Gabbiani per i siti di nidificazione. Disturbo antropico. L’ingestione di contaminanti (soprattutto metalli pesanti) attraverso il cibo, potrebbe provocare delle anomalie nel comportamento.
Grado di protezione:
Convenzione di Berna All.II; DIR. CEE 409/79, All. I; L.R. 23/98.