Il Corebo delle querce è un coleottero fitofago appartenente alla famiglia dei Buprestidi che nella forma adulta si presenta verde dorato brillante e con riflessi bluastri e mediamente slanciato (lungo max. 15 mm e largo max. 4mm).
Trova condizioni favorevoli al proprio sviluppo nelle piante deperienti e nei rami apicali di piante vecchie (i rami vigorosi risultano quasi invulnerabili, cfr. M.Solinas, Università di Bari, 1970).
DANNI ALLE LECCETE
Può raggiungere una diffusione impressionante, con preoccupanti effetti per le leccete, che secondo alcuni esperti possono dipendere da fattori climatici (infestazioni precedute da annate calde e secche).
Le larve scavano gallerie subcorticali danneggiando i rami giovani della pianta, penetrando via via nelle branche sempre più grosse (nelle piante giovani fino al fusto principale) percorrendo e distruggendo anche un metro lineare di tessuti, nei vari cicli e fasi vitali condotti dentro il legno: così i danni arrecati dal Corebo alle piante ospiti sono dovuti quasi esclusivamente all'attività trofìca delle larve (le erosioni fogliari prodotte dagli adulti sono sempre di entità trascurabile) e consistono nella perdita delle branche colpite, che si seccano in breve tempo.
SEGNI VISIVI SULLE CHIOME
Sulle piante giovani il danno può interessare una buona parte o anche l'intera pianta, mentre sulle piante mature il danno consiste in una riduzione più o meno estesa della chioma. I primi sintomi esteriori dell'attacco del Corebo si manifestano, pochi mesi dopo l'inizio dell'attività della larva, con l'ingiallimento delle foglie apicali dei rami infestati che risalta sul verde intenso del resto della pianta.