Lucertola di Bedriaga

Lucertola del Bedriaga, lacerta bedriagae

Buona nuotatrice, arrampicatrice e saltatrice: è sicuramente la lucertola italiana più agile e veloce.

Sopporta temperature più basse rispetto alla lucertola campestre e alla tirrenica e già intorno ai 20°C la maggior parte degli individui di una popolazione sono attivi.

Trascorre la notte nelle fenditure delle rocce e con le prime luci del giorno esce all’aperto per la termoregolazione.

Resta attiva per 5-6 mesi all’anno. 

Si tratta di un prezioso endemismo sardo-corso: è abbastanza diffusa in Corsica, mentre in Sardegna è più localizzata.

Extra

Si nutre di ragni, insetti, etc. che cattura con balzi fulminei; resiste bene alla fame ma non alla mancanza di acqua.

Occasionalmente può essere predata dal corvo imperiale e/o dal gatto selvatico

Origine zoogeografica:
Mediterraneo tirrenica, la sua presenza in Sardegna risale al Terziario (Miocene superiore)
Identificazione:
Ha un muso allungato e la testa piuttosto appiattita, colorazione del dorso e delle parti superiori scura, quasi nerastra picchiettata-reticolata di giallo, talora chiara, grigio-verdastra o grigio-giallastra; sempre priva delle strie dorsali ed oculari e delle bande occipitale, parietale e mascellare;nella coda, se integra, si alternano anelli più alti e anelli più bassi. Lunga dai 22 cm sino a un massimo di 28 cm; Il maschio adulto è riconoscibile per la lunghezza maggiore e per avere la testa più massiccia, le zampe posteriori relativamente più lunghe e soprattutto i pori femorali più sviluppati.
Habitat:
Contrariamente a quanto si riteneva sino a pochi decenni fa, la lucertola di Bedriaga non è una specie esclusivamente montana, bensì una forma essenzialmente rupicola e largamente diffusa anche a bassa quota, in pratica sino al livello del mare; essa, inoltre, pur prediligendo forse le zone granitiche, vive su qualsiasi substrato roccioso (Lanza, Cesaraccio e Malenotti, 1984).
Riproduzione:
L’accoppiamento ha luogo tra aprile e giugno a seconda delle località, la femmina depone 3-6 uova, lunghe 15-17 mm., nelle fessure delle rocce o sotto il terriccio trasportato dal vento nelle fenditure. La schiusa si ha dopo 8-9 settimane e i piccoli misurano da 5 a quasi 7 cm di lunghezza; negli habitat montani i piccoli hanno dimensioni inferiori rispetto a quelli nati in altitudini inferiori.
Status di conservazione:
Rara a livello regionale, italiano ed europeo
Fattori di minaccia:
La distribuzione non omogenea e l’esigua popolazione giocano a sfavore di questa specie, che inoltre patisce i danni provocati dai frequenti incendi estivi e la perdita di habitat lungo le coste ove è presente.
Grado di protezione:
Conv. Berna, All.III; DIR. CEE 92/43, All. D; L.R.98/23.
Curiosità:
Il nome specifico è un omaggio all'erpetologo russo Jacques von Bedriaga (1854-1906)
Condividi:
Scheda
Nome latino:
Archaeolacerta bedriagae
Nome sardo:
Tilicherta, argilestru nieddu, caliscertula pizonina.
Classe:
Ordine:
Famiglia:
Fauna:
Approfondimenti

Galleria immagini

Potrebbe interessarti anche:

  • Una delle specie di rapaci minacciate di estinzione in Sardegna. Nidificante, attualmente, solo nell'area nord dell'Isola: dal Goceano alla Nurra , passando per il Marghine-...
    Il Nibbio reale è facilmente riconoscibile per la colorazione rossiccia del piumaggio, con il centro delle penne nerastro ed il bordo fulvo. Corpo e parte anteriore dell’ala...
  • È una farfalla di piccole dimensioni con un’apertura alare di circa 15-16 millimetri. Il corpo è tozzo, le ali sono di color bruno scuro, con delle macchie bianco-giallastre al...
  • Il Gabbiano reale mediterraneo è il gabbiano più comune, nel complesso simile al L. argentatus e al L. cachinnans. Differisce dal Laurus argentatus per le dimensioni maggiori,...
  • In relazione ai dati finora a disposizione, l’Orecchione sardo risulta essere l’unica specie endemica dell’Italia. Pipistrello di piccole dimensioni, con una lunghezza totale...
    Scoperto di recente, era sfuggito ad una serie di studi che da sempre hanno interessato la Sardegna. Il carattere morfologico più evidente che distingue il Plecotus sardus dalle...
  • Probabilmente si tratta dell' uccello notturno per eccellenza : tuttavia la civetta può essere attiva anche nel tardo pomeriggio o di prima mattina,ed è molto vigile anche nel...
    Il piumaggio degli adulti è bruno scuro con striature e macchie bianche superiormente, bianco-giallastro con barrature brune inferiormente. Ciuffi auricolari assenti. Ha la testa...
  • Le sue caratteristiche fisiche lo fanno somigliare ad un ramoscello. Ha antenne corte, zampe lunghe, ed è privo di ali e di spine. Il colore va dal verde chiaro della fase...
  • E’ l’anatra di superficie più piccola presente in Europa. E’ lunga circa 35 cm e con un peso di 250-450 gr. Il maschio ha lo specchio alare verde e nero con barra bianca sulle...
  • Si tratta del più piccolo fra i chirotteri europei. I peli del dorso assumono una colorazione bicolore: scuri e nerastri alla base e più chiari all’estremità, mentre il ventre è...
  • Si riconosce per avere sulle tibie e nella membrana alare il pelo folto. La colorazione sul dorso è grigio scura o marrone giallastra con il ventre più chiaro. La lunghezza testa-...
  • Uccello inconfondibile, dalla livrea particolarmente colorata, lungo 27 cm. La testa e la parte iniziale del dorso sono castane, per poi sfumare nei colori rosso, giallo e...
  • <body/>
    Rapace notturno, caratterizzato da un disegno facciale a cuore e ciuffi auricolari assenti. E’ lungo 34 cm., con un’apertura alare di 85-93 cm, e un peso di 280-450 g. Gli occhi...