Lodolaio

Falco_subbuteo (Lasy Janowskie, Poland, da Wikimedia Commons, licenza CC

Il lodolaio eurasiatico (Falco subbuteo Linnaeus, 1758) o semplicemente lodolaio, è un rapace della famiglia Falconidae; 
recentemente è stata rilevata la sua presenza anche in Sardegna.

Di piccola mole e forme slanciate (la femmina, più grande, raggiunge raramente i 35 cm) è dotato di ali piuttosto lunghe, in proporzione.

La sua indole è vivace e spregiudicata: gareggia in velocità con qualsiasi altro uccello si trovi nei paraggi.  Il suo caratteristico volo basso e veloce richiama quello del rondone, e come questo tiene le ali disposte a falce, muovendole di frequente e compiendo con agilità le sue complesse evoluzioni.  Si posa di solito sugli alberi, assai raramente sul terreno.

Areale di distribuzione:
Regione olopaleartica. In Italia è presente ovunque alle quote medio basse. In Sardegna la nidificazione è un dato certo da pochi anni. Le aree di riproduzione sono localizzate nella Sardegna centro-settentrionale, ma la specie appare in espansione ed è verosimile che questo piccolo falco si riproduca in altre aree.
Identificazione:
E’ un piccolo rapace con ali lunghe a falce e la coda corta e squadrata. Vola a poche decine di metri dal suolo, tra planate e vertiginose picchiate all’inseguimento delle prede. Sessi simili. Le parti superiori sono ardesia scuro uniforme, con parti inferiori rossicce fittamente striate. Il petto e i fianchi sono biancastri con striature scure. Calzoni e sottocoda rossicci. Testa nera. Becco grigiastro con punta scura. Cera e circoli periorbitali gialli. Zampe e tarsi giallo-brillante. Iride bruna. Lungo 38-48 cm con un’apertura alare di 69-84 cm e un peso di 130-325 g. I giovani sono bruno nerastri superiormente e senza rossiccio sui “calzoni” e sulla coda. Volo agile ed elegante, particolarmente sciolto durante la caccia che viene effettuata alternando battiti alari veloci o brevi picchiate ad ali parzialmente o totalmente chiuse. Il volo perlustrativo è invece più lento e cadenzato. Raramente fa lo “Spirito Santo”.
Habitat:
Frequenta colline, pianure, boschi, in prossimità di zone umide. Caccia prevalentemente in volo, di mattina presto o di sera tardi. Si nutre di insetti e uccelli di piccole dimensioni come allodole, rondini, rondoni ecc. Può nutrirsi anche di piccoli mammiferi (soprattutto roditori) e di rettili.
Riproduzione:
Nidifica preferibilmente in zone dove i boschi lasciano lo spazio ad ampie distese aperte. Generalmente il nido viene costruito sopra gli alberi sia di conifere che di latifoglie, oppure utilizzando nidi abbandonati da altre specie. La femmina depone tra maggio e giugno 2-4 uova.
Status di conservazione:
Specie non sufficientemente conosciuta a livello regionale e nazionale.
Fattori di minaccia:
Distruzione e alterazione degli habitat, bracconaggio.
Grado di protezione:
Convenzione di Berna, All. II; DIR. CEE 409/79, All. I; L.R.23/98.
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Scheda
Nome latino:
Falco subbuteo
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Famiglia:
Fauna:
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