La nuova rete di sentieri che attraversano il più grande Parco regionale dell’Isola, dopo i lavori eseguiti da Forestas in collaborazione con Città Metropolitana, CAI Cagliari ed Ente Parco, sarà in maggioranza classificata per “Escursionisti” (E) o “Escursionisti Esperti” (EE) - quindi tra i gradi di difficoltà escursionistica medio-superiori.
Questi tracciati sono già “visibili” attraversando la più grande lecceta del mediterraneo, in gran parte dopo i lavori di ri-apertura e sistemazione del fondo sono già percorribili (circa 100 km - attualmente in fase di “pre-accatastamento”): sono una selezione tra le migliaia di chilometri offerti da un territorio letteralmente innervato da tratturi, carrarecce, mulattiere e vie dei carbonai (che attraversavano in passato il bosco). Forestas e Soccorso Alpino hanno rilevato alcuni problemi di sicurezza - per lacune nella segnaletica orizzontale e verticale - che rendono necessari ulteriori interventi straordinari di perfezionamento dei segni-guida, prima dell’accatastamento e della “inaugurazione ufficiale”.
La segnaletica è fondamentale
Tra l’altro ha lo scopo di migliorare la fruizione in sicurezza, assicurare la percorribilità e valorizzare i sentieri migliori - indicando agli escursionisti la via da seguire. Al termine di quest’ultima campagna di verifica dei tracciati, iniziata a gennaio 2021 nonostante il maltempo (si stima di terminare entro marzo 2021) saranno pubblicate le schede finali sul Portale regionale della Sentieristica (SardegnaSentieri.it attualmente in versione “beta”) dando indicazioni coordinate per la fruizione, anche sui luoghi di acccetto, attraverso pannelli informativi che saranno posizionati nel perimetro del Parco e nei 10 Comuni, e conterranno raccomandazioni per la sicurezza, grazie alla collaborazione degli esperti del Soccorso Alpino, che nella fase finale di realizzazione affiancano Forestas per le ultime verifiche sul campo.
Il valore della "Wilderness"
Ci sono punti, all’interno del Parco di Gutturu Mannu, difficilmente (o per nulla) raggiungibili con mezzi a motore, lontani oltre 10 km dal più vicino centro abitato e spesso non coperti da segnale telefonico: qui è la bellezza, che gli esperti chiamano “wilderness”, che però va gestita attraverso una attenta pianificazione della Rete Sentieristica, che diventa la principale (talvolta unica) via d’accesso nonché il migliore strumento per la valorizzazione turistica sostenibile del prezioso compendio naturalistico, e prima leva per aumentare la sicurezza e minimizzare i dispersi.
Attraverso la R.E.S. inoltre si può gestire (attenuare) il disturbo antropico causato dalla frequentazione di aree naturali spesso ospitanti siti di nidificazione (es: aquila reale) o spazi vitali per specie protette (es: Cervo sardo). Sinora alcuni percorsi erano privi di segnaletica orizzontale o verticale; alcuni sentieri potevano risultare non completamente percorribili; alcuni tracciati sono stati modificati per manutenzioni straordinarie a seguito di frane (es: sentiero n.204). Con la collaborazione del CAI di Cagliari, del WWF e della Città Metropolitana si è conclusa nel 2020 la riassegnazione dei numeri coerenti con il settore montano di riferimento e con i sentieri delle aree limitrofe.
Manutenzione straordinaria quasi conclusa
Nel 2020, come preventivato, sono finalmente stati completati i lavori: realizzati in raccordo con la Città Metropolitana ed il Parco regionale di Gutturu Mannu, il cui perimetro interessa 10 comuni: Siliqua, Santadi, Telulada, Domus De Maria, Pula, Sarroch, Villa S.Pietro, Capoterra, Uta, Assemini.
La verifica finale dei tracciati, è l’ultima fase per l’accatastamento: un’attività impegnativa, che richiede la completa percorrenza dei 100 km di sentieri (attraverso tutta l’area del PNR di Gutturu Mannu) per testare la piena percorribilità, la coerenza della segnaletica posizionata, l’assenza di significativi impedimenti in sede (es: frane, smottamenti, crescita eccessiva della vegetazione) per scongiurare - soprattutto nei cisteti e nelle aree più turbolente dal punto di vista idro-geologico - scomparsa o insufficienza dei “segni” orizzontali e verticali predisposti in questi due anni di lavori per assicurare un minimo di orientamento agli escursionisti.
Al termine di quest’ultimo sforzo, saranno posizionati i grandi pannelli informativi nei centri abitati dei comuni e nelle “porte del parco”: pannelli da 140x100 cm conformi al Regolamento Regionale per la R.E.S. predisposto da Forestas nel 2018 e che conterranno indicazioni sui Sentieri insieme alla cartografia del Parco, le norme di comportamento e le buone regole per la sicurezza degli escursionisti, scritte in collaborazione con il Soccorso Alpino. Le tracce saranno scaricabili dal portale della Regione Sardegna, SardegnaSENTIERI.it che nel corso del 2021 avrà un completo restyling grafico e tecnologico.
Il Territorio valorizzato
L'area del Parco Naturale regionale del Gutturu Mannu è un territorio di elevato interesse naturalistico e comprende al suo interno alcune storiche Foreste Demaniali, situate nella parte sud della provincia di Cagliari. Una splendida area naturale: qui si trova la più estesa lecceta d'Europa ed una delle più estese reti di sentieri ciclo-escursionistici della Sardegna, presto ufficialmente incluse nella R.E.S.
Gestionalmente, il Complesso Forestale di Gutturu Mannu e di Pantaleo sono in capo all’Agenzia regionale Forestas per una superficie, rispettivamente, di 16807 ettari e 8050 ettari: sono costituiti da diverse Foreste Demaniali confinanti tra loro tanto da costituire quasi un corpo unico: Pixinamanna, Monte Nieddu, Is Cannoneris, Pantaleo, Rosa-Monte Orri, Tamara Tiruccu...ricadenti nella regione storica del Sulcis-Iglesiente, e ricadono nel perimetro del Parco naturale regionale omonimo.
L'intera foresta fu inclusa nella proposta di Parco naturale del Sulcis ai sensi della L.R. 31/89 perchè: esteso areale occidentale del cervo sardo, presenta massicci granitici del Paleozoico dalla tormentata morfologia con valloni alternati a pianori, contiene vette elevate oltre i mille metri, è ricchissimo di boschi di lecci con frequenza di tassi e agrifogli negli anfratti più remoti; sughere, corbezzoli, filliree arborescenti e lentischi. Macchia mediterranea con erica e corbezzolo arborescente. Con l'approvazione della Legge regionale n. 20 del 2014 Il parco si estende nei territori dei comuni di Assemini, Pula, Santadi, Sarroch, Siliqua, Uta, Villa San Pietro, Domus de Maria, Capoterra e Teulada.
Non meno importante sotto l’aspetto faunistico per le presenze del cervo sardo, la volpe, il raro gatto selvatico sardo, la martora, la beccaccia, l’aquila reale, il colombaccio ed i picchi rossi. Ci sono inoltre Insediamenti minerari (Pantaleo) e insediamenti archeologici e di antica cultura contadina’. Inoltre ricade nell’area S.I.C. I.T.B. 001105 – “Foresta di Monte Arcosu’ per circa il 70% della sua superficie e per gran parte della sua superficie nell’Oasi permanente di protezione faunistica ‘Gutturu Mannu - Monte Arcosu”.