Tutela dell’ambiente e degli animali nella Costituzione: la riforma è legge
La Camera ha approvato martedì 8 agosto in via definitiva il Disegno di Legge (DDL) di riforma costituzionale che prevede la modifica di due articoli della Carta fondamentale: l’articolo 9 e l’articolo 41 della Costituzione.
L’iter parlamentare del DDL è quindi terminato e il testo, dopo la promulgazione ad opera del Presidente della Repubblica, sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale.
COSA CAMBIA in COSTITUZIONE (art.9 - principi fondamentali)
In sintesi, viene aggiunto un nuovo comma nell'articolo 9 che, nella precedente versione, menzionava il paesaggio e il patrimonio storico-artistico senza citare espressamente l’ambiente. Nel testo riformato compare:
“la tutela dell'ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi, anche nell'interesse delle future generazioni. La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali”
che dunque è inserita tra i principi fondamentali dalla Carta costituzionale, con un rinvio al legislatore per stabilire i modi e le forme di tutela degli animali.
COSA CAMBIA in COSTITUZIONE (art.41 - diritti e doveri dei cittadini)
In materia di iniziativa economica privata, la norma esistente (art. 41) viene integrata prevedendo che tale attività non possa svolgersi in modo da recare danno alla salute e all'ambiente. Inoltre è previsto (comma 3 dello stesso articolo) che:
La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l'attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali e ambientali. La riforma, come ha scritto il Ministero (MiTE) sulla propria pagina social sancisce che la salute e l’ambiente sono paradigmi da tutelare da parte dell’economia, al pari della sicurezza, della libertà e della dignità umana.
Considerazioni
La notizia è di quelle importanti: per la prima volta, è stato introdotto nella Costituzione il riferimento al valore dell'ambiente e degli animali, con la loro dignità e non più considerandoli come "oggetti inanimati".
- La conservazione dell'ambiente e degli animali è rilevante per la qualità della vita delle generazioni future (sviluppo sostenibile)
- Gli animali sono esseri senzienti, e dobbiamo rispettarne la dignità, i bisogni e l'habitat
VALORE PRIMARIO
Il valore della riforma consiste nel considerare finalmente l’Ambiente come un valore primario costituzionalmente protetto; e questa tutela è rivolta alle generazioni future.
LA DIGNITà degli animali è riconosciuta e tutelata
Tutto questo è anche in linea con le norme europee: infatti, la Carta di Nizza (Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea, dicembre 2000 e dicembre 2007) parla tutela dell’ambiente all'art. 37, stabilendo che un livello elevato di tutela dell'ambiente e il miglioramento della sua qualità devono essere integrati nelle politiche dell'Unione e garantiti conformemente al principio dello sviluppo sostenibile. Anche il Trattato sul funzionamento dell'Unione europea (TFUE) all’art. 191 definisce la politica ambientale comunitaria individuando gli obiettivi da raggiungere, ad esempio indicando (art.13 del trattato) che: l'Unione e gli Stati Membri devono, poiché gli animali sono esseri senzienti, porre attenzione totale alle necessità degli animali, sempre rispettando i provvedimenti amministrativi e legislativi degli Stati Membri relativi in particolare ai riti religiosi, tradizioni culturali ed eredità regionali [...]. Per la prima volta, dunque, viene introdotto nella Costituzione il riferimento agli animali, riconoscendo la loro dignità e non considerandoli più alla come "oggetti inanimati".
ECONOMIA E INIZIATIVA PRIVATA DEVONO SOTTOSTARE ALLA TUTELA DELL'AMBIENTE
L'articolo modificato in Costituzione sancisce anche come le istituzioni, attraverso le leggi, i programmi e i controlli, possano orientare l’iniziativa economica pubblica e privata non solo verso fini sociali ma anche verso quelli ambientali: questo apre nuovi scenari sulla possibilità di affrontare diversamente i temi tra i più rilevanti per la gestione del territorio, della fauna e dell'ambiente: dalle speculazioni sulle rinnovabili al legame cacciatore/territorio per la corretta gestione della fauna di interesse venatorio, all'impato di eolico e linee elettriche su alcune specie di avifauna (rapaci, vulturidi...). Con la speranza che, attraverso nuovi strumenti di legge, si possano trovare migliori soluzioni sui tanti fronti, ragionando sul piano tecnico con tutti i portatori di interesse.