Forestas partecipa ad un nuovo, ulteriore progetto finanziato dalla commissione europea, all’interno di un partenariato internazionale coordinato dalla D.R.E.AM. Italia, Società Cooperativa Agricolo-Forestale.
Il progetto, iniziato formalmente a settembre 2022 durerà fino ad agosto 2028.
Obiettivi
Migliorare e stabilizzare lo stato di conservazione degli habitat forestali dell’area biogeografiaca mediterranea, minacciati dal cambiamento climatico in atto e da forme di gestione non consone. Da qui la necessità di individuare strategie comuni per la conservazione degli habitat e l’applicazione di modelli di gestione vicini alla natura, attualmente non supportati da un sistema di valutazione degli habitat condiviso nell’ambito mediterraneo. Di primaria importanza sarà la definizione delle caratteristiche e degli indicatori per un sistema comune di classificazione e di valutazione dello stato di conservazione degli habitat, nonché il miglioramento delle informazioni che consentano di identificare agevolmente i tipi di habitat sul campo.
Azioni e obiettivi specifici
- Stabilire una strategia transnazionale di conservazione degli habitat forestali nella regione biogeografica mediterranea che tenga conto anche dei principali rischi legati agli incendi boschivi
- Definire e applicare, anche in forma dimostrativa, pratiche di conservazione per i 4 habitat target, realizzando un numero significativo di applicazioni sia in termini di superficie che di distribuzione a livello di area biogeografica mediterranea
- Promuovere l'adozione di modelli di gestione forestali idonee a migliorare lo stato di conservazione degli habitat-target del progetto, condivisi tra i principali attori della gestione forestale nell'area biogeografica del Mediterraneo, attraverso attività di formazione e strumenti di gestione
- Diffondere la conoscenza su Rete Natura 2000 e gestione forestale prossima alla natura, verso il pubblico-target del settore forestale e dei cittadini.
I risultati attesi e gli impatti del progetto
Considerato che il progetto nasce dalla necessità di tutelare habitat forestali dell’area mediterranea, in assenza di metodi di valutazione e strategie di gestione comune, si attendono risultati ed impatti, che si auspica incidano in modo generale sull’approccio e la gestione forestale:
- definizione di un sistema comune di riconoscimento e classificazione degli habitat forestali target, creando un manuale pratico di facile utilizzo
- rafforzare metodi e indicatori per valutare lo stato di conservazione degli habitat target, attraverso un piano di campionamento, per acquisire nuove informazioni sugli indicatori esistenti (microhabitat, struttura, composizione, grandi alberi, ...) e valutarne l'efficacia per l'area biogeografica mediterranea
- condividere strategie, tecniche e azioni necessarie a migliorare lo stato di conservazione degli habitat target. Saranno rafforzati i criteri e gli approcci di gestione forestale già utilizzati in contesti centro-europei
- adeguare ed estendere l'Indice di Biodiversità Potenziale (IBP) a Spagna e Grecia
- definire e realizzare uno strumento pratico di facile utilizzo che consentirà agli operatori-gestori degli habitat di applicare le attività selvicolturali in modo più semplice e regolato dall'uso di indicatori sviluppati. Questo strumento è definito come "strumento dashboard per Android e IOS a supporto del processo di definizione degli interventi selvicolturali"
- migliorare almeno 3600 ettari, distribuiti in 12 aree di applicazione, con il rafforzamento di funzioni e struttura degli habitat mediante la creazione di una rete di aree sorgente, isole di senescenza e alberi habitat
- realizzare interventi dimostrativi, su 90 ettari dove si applica la selvicoltura in fustaie e cedui, secondo 6 possibili “tesi per la biodiversità” (Biodiversity Thesis, BT) e 2 possibili “tesi per la prevenzione degli incendi” (Fire Prevention thesis, FPT)
- predisporre strumenti gestionali e percorsi formativi comuni applicabili alla formazione degli addetti alla conservazione e gestione delle foreste (proprietari forestali, tecnici, professionisti, gestori di sito N2000, operatori) per l'intera area biogeografica mediterranea
- sviluppare un piano di formazione tecnica: le attività di formazione saranno rivolte nei 4 paesi coinvolti ad un numero totale di 1200 persone
- coinvolgere i migliori esperti forestali sui temi affrontati dal progetto e dei gestori forestali pubblici e privati dell'area mediterranea, come la Rete Mediterranea delle Foreste Modello
Aree interessate
Interessa 4 habitat forestali target ben rappresentati nel Mediterraneo:
- “habitat 9340 - Foreste di Quercus ilex e Quercus rotundifolia
- “habitat 9330 – Foreste di Quercus suber”,
- “habitat 9260 – Boschi di Castanea sativa”
- “habitat 9530* - Pinete (sub) mediterranee con pini neri endemici”.
Questi habitat, oltre ad essere rappresentativi per l’area biogeografica mediterranea in termini di superfici, sono interessati da attività selvicolturali che, in assenza di idonei strumenti di gestione, possono potenzialmente condurre all’accentuazione di fenomeni regressivi. Per contro la ricerca di strumenti di pianificazione e gestione economicamente sostenibili possono conciliare l’applicazione degli obbiettivi produttivi con l’esigenza di migliorare la biodiversità e l’eterogeneità strutturale del bosco.
Partner
Il progetto si sviluppa grazie alla partecipazione di numerosi partner europei appartenenti a 4 nazioni: Italia, Spagna Francia e Grecia.
- FO.RE.S.T.A.S, Agenzia Forestale Regionale per lo Sviluppo del Territorio e dell'Ambiente della Sardegna
- CNR, Consiglio Nazionale delle Ricerche
- UNITO, Università di Torino
- UNIROMA, Università degli studi di Roma la Sapienza
- -CDF, Compagnia delle Foreste Srl
- Regione Toscana
- MGFI, “Mouseio Goulandri Fisikis Istorias
- CTFC,”Centre de Ciència e Tecnologia Forestal de Catalunya”
- CNPF,“Centre National de la Propriété Forestière”
- CPF, “Centre della Propietat Forestal
- DACC, Departament d'Acció Climàtica, Alimentació e Agenda Rural
- MINEE, Ministero greco dell'Ambiente e dell'Energia
Sviluppo del progetto in Sardegna ed habitat target
In Sardegna il progetto si svilupperà grazie alla partecipazione dell’Agenzia Forestas che mette a disposizione le aree dimostrative presso i complessi forestali del Goceano e del Supramonte, nei quali in precedenti esperienze sono già stati testati sistemi di valutazione dello stato di biodiversità dei popolamenti (IBP Indice Biodiversità potenziale) e dei dendromicrohabitat presenti.
Nel Goceano i lavori si svolgeranno nel perimetro forestale di Monte Pisanu e riguarderanno la sughera (habitat 9330), mentre nel Supramonte interesseranno il perimetro forestale di “Montes” dove riguarderanno la lecceta (habitat 9340). I due habitat target ricadono rispettivamente all’interno di perimetri dalla ZSC ITB011102 – Catena del Marghine e del Goceano e dalla ZSC ITB 022212 – Supramonte di Oliena, Orgosolo e Urzulei- Su Sercone.
In sintesi, la strategia di conservazione degli habitat verrà stabilità attraverso la definizione di un metodo comune di descrizione e di valutazione dello stato di conservazione e l’adozione di percorsi tecnici favorevoli al miglioramento e mantenimento degli habitat e della loro biodiversità.
È da sottolineare infine il carattere sperimentale del progetto e che la definizione delle buone pratiche e delle tecniche di gestione forestale verranno sviluppate attraverso azioni dimostrative, la cui divulgazione, attraverso attività formative che si svolgeranno in tutti i paesi partner, avrà il fine di diffondere la conoscenza di strumenti e modalità operative prossime alla natura e creare una rete di esperienze condivise tra gestori e consulenti tecnici di Natura 2000.