Cipollaccio

cipollaccio

Pianta erbacea perenne alta 15-80 cm, con bulbo di 2,4 cm di diametro. Il fusto eretto, cilindrico, termina con infiorescenza. Le foglie in numero di 2-4 nascono dal bulbo, lanceolato-lineari, carnose e lunghe 10-20 cm. Infiorescenza a racemo terminale di forma piramidale composto nella parte inferiore da fiori fertili e all’apice da un ciuffo di fiori sterili. Corolla cilindrica violacea-olivastra; fiori sterili piccoli di un bel colore azzurro-violaceo. Il frutto è una capsula ovoidale che si apre a maturità in tre valve contenenti minuti semi neri.

Extra:

Il bulbo globuloso di questa pianta, ricco di sali minerali, che cresce a 12-20 cm circa nel sottosuolo, è simile a una piccola cipolla di sapore amarognolo ed è consumato specialmente nell'Italia meridionale, particolarmente in Basilicata e Puglia...

Corologia:
Il Cipollaccio è diffuso in tutta la regione mediterranea. Tipo corologico: Euri-Mediterraneo
Fenologia:
I fiori della sua pianta sbocciano in primavera e sono persistenti fino all'estate (tipicamente maggio-giugno).
Habitat:
Specie diffusa dal livello del mare fino a 1500 metri di altitudine su campi abbandonati, bordi strade, incolti aridi.
Forma biologica:
Geofita bulbosa
Somiglianze e varietà:
Il lampascione o lampagione, detto anche cipolla canina, cipollaccia turchina, cipollaccio col fiocco o giacinto dal pennacchio è una pianta erbacea della famiglia delle Liliaceae (o Asparagaceae) diffusa nelle regioni mediterranee.
Curiosità:
La lunghezza e l’aspetto dell’infiorescenza di questa pianta sono spesso incostanti. I principi attivi del Cipollaccio attualmente non sono ancora ben noti e il suo utilizzo si limita a quello esterno. In cucina il bulbo è utilizzato come ingrediente per frittate e insalate.
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Scheda
Nome latino:
Leopoldia comosa, Muscari comosum (L.) Mill.
Nome sardo:
Alideddu, cibudda de colorus, lampajoni
Flora:
Famiglia:

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