Volpe

Volpe con cucciolo (foto concessa: ph. Giuseppe Fadda)

Unico canide presente oggi nelle isole del Mediterraneo, in Sardegna è presente la sottospecie endemica ichnusae differenziatasi a seguito dell’isolamento geografico. 

Questa sottospecie "sarda" della volpe rossa europea è più piccola: caratteristica la sua testa triangolare, il muso appuntito, orecchie e occhi grandi, tronco allungato e snello.
La coda è lunga e la colorazione è bruno-rossastra o fulvo-grigiastra, inferiormente biancastra.

Diffusa in tutta la Sardegna, anche se difficilmente visibile per le sue abitudini crepuscolari ed il comportamento elusivo. 

Il problema delle volpi uccise barbaramente

Il problema delle volpi crudelmente uccise ed appese alle recinzioni è (ahinoi) molto diffuso nell'Isola: spesso deriva da una tradizione agro-pastorale tanto stupida quanto dannosa e difficile da estirpare; si crede infatti che queste pratiche tengano lontane le volpi dai centri abitati e dagli allevamenti di pollame o dalle vigne (in realtà non funziona).

Suggeriamo sempre e  comunque, quando si dovesse trovare una volpe uccisa in questo modo, di fare la segnalazione alla stazione forestale (Corpo Forestale di Vigilanza Ambientale, CFVA): il maltrattamento di questi animali è un reato (è vietato procurare sofferenza e utilizzare metodi barbari come le tagliole, i bocconi pieni di vetro tritato e/o veleno); lo stesso Corpo forestale dovrebbe poi verificare eventuale avvelenamento (che è parimenti un reato perseguibile penalmente).  Anche la detenzione di selvatici, senza autorizzazione, per la Legge Regionale 23/98 è vietato e sanzionabile.

Extra

Il suo spettro alimentare è particolarmente ampio comprendendo frutti selvatici (corbezzoli, datteri della palma nana, pere, etc.), invertebrati, uova, piccoli roditori, lagomorfi, uccelli e rettili ma anche rifiuti urbani e carogne. La sua consistenza sul territorio è in stretta relazione alle disponibilità alimentari.

Origine zoogeografica:
Paleartica. La presenza della volpe in Sardegna viene fatta risalire al Pleistocene superiore, quando, durante l’ultima fase interglaciale, si è instaurato il cosiddetto “ponte” sardo-corso-toscano che ha consentito l’immigrazione di alcune specie animali.
Areale di distribuzione:
Diffusa in tutta la Sardegna, frequenta le campagne in prossimità dei centri abitati ed i margini del bosco.
Identificazione:
Ha le dimensioni di un cane di media taglia ed è più piccola della foma continentale (lunghezza testa - corpo 59-64 cm), la coda è caratteristica, folta e lunga circa metà del corpo, termina con un’evidente punta bianca. La testa termina con un muso aguzzo e le orecchie sono piuttosto larghe ed erette; le zampe sono relativamente corte. Il mantello è fulvo con le parti ventrali biancastre.
Habitat:
originariamente tipica di ambienti boschivi, attualmente è pressochè ubiquitaria e la si riscontra nella macchia mediterranea, nei pascoli e nelle zone aperte di campagna. Specie prevalentemente solitaria, crepuscolare – notturna. Costruisce o adatta tane di altri mammiferi, scavando nel terreno, tra le ceppaie o sotto le rocce; le tane sono articolate in varie camere e hanno diverse vie di fuga.
Riproduzione:
La maturità sessuale viene raggiunta a circa 10 mesi. L’accoppiamento avviene tra gennaio e febbraio; la femmina, in questo periodo, riadatta una camera della tana o un anfratti riparato e tranquillo, tappezzandola con il proprio pelo. La gravidanza dura dai 50 ai 60 giorni e i piccoli, da 3 a 8 (in media 3 – 5) nascono nella primavera, tra marzo e aprile. Si rendono indipendenti dopo 3 – 4 mesi e già nel tardo autunno lasciano il nucleo famgliare.
Status di conservazione:
Specie non minacciata a livello regionale, nazionale ed europeo.
Fattori di minaccia:
Nessuno. E' uno dei pochi carnivori con buone consistenze, tanto che in alcune situazioni necessita di un controllo di popolazione. Viene generalmente considerata impropriamente un “nocivo” e pertanto perseguitata e uccisa con apposite battute di caccia.
Grado di protezione:
L.R.23/98. Specie cacciabile.
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Scheda
Nome latino:
Vulpes vulpes ichnusae
Nome sardo:
Mazzone, mariane, gròdhe, maciòni, margiàne, marxani, can’areste, rusta, pestemala, sa ’ucca mala, groddhe, mariani, gravisu, cumonarzu, sa ’ulpe, peicanu, fraizzu, grupi, gurpe, liori, lodde
Classe:
Ordine:
Famiglia:
Fauna:
Approfondimenti

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