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Albanella minore
Origine zoogeografica:
Euroturanica
Areale di distribuzione:
Regione Paleartica. Presente in Italia. Localizzata nella Sardegna occidentale come nidificante.
Identificazione:
Corpo snello e affusolato, con ali più lunghe rispetto a quelle delle altre albanelle, coda lunga e stretta. Dimorfismo sessuale. Lunga 40-45 cm, apertura alare di 105-120, peso 230-495 gr. Il maschio ha il piumaggio grigiastro più o meno brunito. Testa grigio-bluastra. Barra alare nera nella zona centrale delle ali. Sopraccoda e copritrici grigio-chiaro. Inferiormente è grigio cenere sulla gola e sull’alto petto. Ventre, fianchi, copritrici maggiori e minori sono biancastri striati di rossiccio. Becco nero con base grigiastra e cera gialla. Zampe e tarsi gialli. Iride gialla. Il piumaggio della femmina è chiaro, con striature inferiori fulvicce, più scuro nelle parti superiori. Sulle remiganti è percettibile una sottile barratura scura. Macchia bianca sul sopraccoda. La mascherina facciale è caratterizzata da una mezzaluna bianca nella regione auricolare e da una sottile ma netta striscia scura che attraversa l’occhio. La coda chiara è barrata di scuro. Parti nude ed iride come nel maschio. Le parti superiori dei giovani sono nel complesso simili a quelle della femmina ma leggermente più scure. Il volo è agile, leggero, oscillante.
Habitat:
Specie gregaria al di fuori del periodo riproduttivo, frequenta zone paludose, stagni, vallate aperte della fascia pedemontana interessate da prevalente copertura erbacea ed arbustiva, aree agricole e coltivi. Si nutre di roditori, passeriformi, uova, lucertole, insetti. Caccia a pochi metri dal suolo piombando addosso alla preda di sorpresa. Passa la maggior parte del tempo in volo. Si posa sul terreno, talvolta sugli alberi.
Riproduzione:
Nidifica sul terreno, nella vegetazione delle paludi, talvolta nei coltivi. Si riproduce generalmente tra marzo e aprile, con una deposizione di 4-5 (3-8) uova.
Status di conservazione:
Specie rara a livello regionale e nazionale, vulnerabile a livello europeo.
Fattori di minaccia:
Alterazione e riduzione degli habitat, bracconaggio. I nidi di questo uccello si trovano sul terreno e spesso, purtroppo, all’interno di campi coltivati (foraggere varie, cereali); All’epoca del raccolto capita pertanto che vengano distrutti (con le uova e i pulcini) dalle falciatrici e dalle mietitrebbie. Per questo motivo il WWF, Fondo mondiale per la natura, chiede a tutti gli agricoltori che trovino nel proprio terreno una coppia di Albanelle di non falciare o di non mietere per una parcella di circa 6 metri per 6 attorno al nido, in cambio il WWF promette un rimborso per il mancato raccolto.
Grado di protezione:
Convenzione di Berna All. III; DIR. CEE 409/79, All. I; L.R.23/98.