Martora

Origine zoogeografica:
Paleartica. La martora è stata introdotta in Sardegna dall’uomo in epoca preistorico – storica.
Areale di distribuzione:
Nel mediterraneo è localizzata nelle isola di Sardegna, Sicilia, Elba e Baleari, la sua presenza in Corsica è invece dubbia. Attualmente la distinzione nella sottospecie latinorum non è più considerata valida.
Identificazione:
E’ molto simile alla donnola ma di dimensioni superiori (lunghezza testa - corpo 39-51cm, peso kg. 1-1,2) e ha una caratteristica macchia pettorale molto allungata di colore giallo - arancio; il colore della pelliccia è marrone con toni soffusi di giallo. La forma del corpo risulta slanciata con una lunghezza di circa 40-50 cm. La coda è lunga attorno ai 25 cm, il muso è allungato, le orecchie rotonde ed arti robusti con delle forti unghie.
Habitat:
Tipico abitatore e predatore degli ambienti boschivi maturi, vive di preferenza nelle foreste di latifoglie. Nell’Isola, in mancanza di competitori, la sua nicchia ecologica è più vasta e comprende anche le zone coltivate e le macchie. E’ un predatore di vertebrati di piccola e media taglia, generalmente Roditori e Lagomorfi; si nutre anche di insetti (Coleotteri ed Ortotteri) e di frutti e bacche selvatiche (more, fichi, carrube, pere, uva, etc.). È un animale agilissimo, capace di compiere lunghi salti da un ramo ad un altro. Le sue abitudini sono per lo più notturne, e durante le ore diurne si rifugia spesso negli alberi. La tana è normalmente situata tra le radici o nelle cavità degli alberi, o ancora, in anfratti rocciosi.
Riproduzione:
La maturità sessuale viene raggiunta a circa 2 anni. L’accoppiamento avviene tra luglio e agosto; la gravidanza dura 8 - 10 mesi e i piccoli, da 2 a 5, nascono nella primavera successiva, tra marzo e aprile. Vengono allattati per circa due mesi e si rendono indipendenti al terzo mese.
Status di conservazione:
Specie rara a livello regionale, non minacciata a livello italiano ed europeo.
Fattori di minaccia:
Riduzione e antropizzazione degli habitat e incendi.
Grado di protezione:
Convenzione di Berna (legge 503/1981, allegato III); Legge Regionale 29 luglio 1998, n° 23.