Gli autori del secolo scorso lo descrivono come comune e sedentario, ed in effetti - prima che le foreste della Sardegna fossero abbattute - il numero delle coppie di Avvoltoio monaco doveva essere davvero notevole.
Avvoltoio monaco

Origine zoogeografica:
Eurocentroasiatica
Areale di distribuzione:
Negli anni ’50 la specie era ancora presente come nidificante nel Bosano-M.Ferru, Baronie, Supramonte, Gennargentu, Gallura-Logudoro, Sulcis, Sarrabus. Le ultime nidificazioni sono da far risalire alla prima metà degli anni ’60. Le osservazioni dell’Avvoltoio monaco, già sporadiche negli anni ’70, si sono estremamente rarefatte dal 1980, e nel 1981-1982 un unico individuo è stato ripetutamente avvistato nel triangolo Oliena-Orgosolo-Baunei. Nel 2009 poi, un esemplare proveniente dalla Francia, dopo aver sorvolato la Corsica, è stato avvistato per alcune settimane nell'area di Bosa.
Identificazione:
Apertura alare 250-295 cm. Il maschio è di norma leggermente più piccolo della femmina. Ali larghe e rettangolari. In proporzione la coda leggermente cuneata, appare corta. Testa piccola e poco prominente. Sessi simili. Complessivamente piumaggio uniforme marrone scuro-nerastro, tanto nelle parti superiori che in quelle inferiori. In corrispondenza delle copritrici sottoalari è presente un’ampia fascia castano pallida. Nel collo, quasi completamente nudo, la pelle assume una colorazione grigio-bluastra. Il capo è invece ricoperto da una corta peluria grigio scura in corrispondenza del vertice e della fronte, più chiara nella regione occipitale e in prossimità dell’occhio. Si distingue attorno al collo un collarino di penne lanceolate di color bruno. Becco bruno scuro, Grosso e particolarmente alto. Cera bluastra con narici ellittiche disposte trasversalmente. Iride bruna. Zampe e tarsi grigio-bluastri che spiccano distintivamente per contrasto col piumaggio scuro. I tarsi corti sono solo per metà ricoperti di piume. I giovani sono simili all’adulto e hanno una colorazione più scura. Il volo è caratterizzato prevalentemente da lunghi volteggi interrotti da rare e profonde battute.
Habitat:
E’ una specie legata agli ambienti forestali sia collinari che montani. La dieta include quasi esclusivamente carogne; talvolta può cacciare piccoli mammiferi, in particolar modo roditori, anfibi e rettili.
Riproduzione:
Nidifica principalmente in altopiani con boschi radi alternati a zone aperte. La deposizione delle uova (1) avviene nel periodo di gennaio-marzo.
Status di conservazione:
Estinto nel territorio regionale.
Grado di protezione:
Convenzione di Berna, All. III; DIR. CEE 409/79, All. I.