Falco sacro

Falco_cherrug_1_(foto di Bohuš_Číčel, wikimedia, Herálec, Czech Republic)

Un falconide di notevoli dimensioni, il cui areale comprende Europa, Asia e Africa.

Nonostante la sacralità dei falchi presso numerose culture antiche, il nome italiano (sacro) come il corrispondente inglese saker, traslittera l'arabo (saqar) che significa semplicemente "falco".

È carnivoro e solitamente caccia la preda con un inseguimento orizzontale,
piuttosto che dall'alto come il Falco Pellegrino, e si nutre soprattutto di roditori e - meno spesso -  di uccelli.

 

 

Origine zoogeografica:
Centroasiatico-pontica
Areale di distribuzione:
Nidifica nell’Europa orientale, Turchia, Repubbliche Sovietiche. Compare irregolarmente in Sardegna durante la migrazione.
Identificazione:
Grande falco massiccio dalle ali e la coda lunghe con coda squadrata o leggermente arrotondata. Apertura alare di 104-129 cm. Le dimensioni sono simili a quelle della Poiana. Sessi simili. Il piumaggio superiormente è bruno-scuro con i margini delle penne rosso-ruggine. La testa color crema presenta fini striature nerastre. Collo e nuca biancastri con piccole macchie scure. Sopracciglio bianco e una stria scura che si estende dall’occhio fino al lato della nuca. Remiganti nerastre contrastano con le copritrici marrone scuro. La coda è bruno-castana con delle barrature chiare, assenti in corrispondenza delle timoniere centrali. Inferiormente la colorazione è bianco-crema con mento, gola e sottocoda crema-chiaro. Le restanti parti hanno una colorazione di base simile ma sono caratterizzate da sgocciolature e striature scure. Le copritrici maggiori sono intensamente macchiate di scuro. Apici alari neri. Becco bluastro con punte nere. Cera e circoli periorbitali giallo-pallido. Tarsi e zampe giallo opaco. Iride bruno-scura. I giovani sono simili all’adulto, ma più scuro. Volo attivo e veloce e potente con battiti alari leggeri ma profondi, intercalati da brevi planate. Può anche fare lo “Spirito Santo” come il Gheppio.
Habitat:
Frequenta zone pianeggianti, praterie, steppe alberate. Durante lo svernamento predilige per lo più zone aperte. Si nutre principalmente di piccoli mammiferi, ma anche di uccelli di medie e piccole dimensioni, rettili e raramente di anfibi.
Riproduzione:
I voli nuziali iniziano nei mesi di gennaio-febbraio. La deposizione delle uova (3-5) nel mese di marzo-aprile.
Grado di protezione:
Convenzione di Berna, All. II; L.R. 23/98
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Scheda
Nome latino:
Falco cherrug
Nome sardo:
Non esiste nome proprio
Classe:
Ordine:
Famiglia:
Fauna:

Galleria immagini

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