Assiolo

assiolo (foto v.Basciu) 5

L'assiolo - o assiuolo -  misura poco più di 18 cm.  Il suo piumaggio è notevole: il pattern ricorda una corteccia d'albero, ma a toccarla certamente è una soffice coltre piumata.

Gli occhi sono due splendidi cerchi dorati, ipnotici tanto per noi quanto per le sue prede (insetti) che, incuriosite dal brillare nel buio, si avvicinano troppo al rapace e vengono catturate. 

É il più piccolo rapace notturno insieme alla civetta nana, caratterizzato da due ciuffi di penne auricolari. Occhi grandi giallo intenso e becco grigiastro con apice nero. 

Si nutre principalmente di insetti, farfalle, piccoli invertebrati, talvolta piccoli uccelli e roditori. Caccia all’agguato e, una volta catturata la preda con gli artigli, la porta nel posatoio e la ripulisce con estrema pignoleria.

Durante il giorno riposa tra la vegetazione e se infastidito drizza i ciuffi auricolari.

Extra

L'assiolo è "il gufetto che anima le notti d'estate":  improvvisamente, nel buio della notte, si palesa il suo richiamo, breve, penetrante, ipnotico: "Chiù". 
Dopo pochi secondi il richiamo riprende, ripetendosi, per tutta la notte instancabilmente, intervallato magari in lontananza da un altro simile, in risposta. Spesso si può ascoltare in duetto tra maschio e femmina (formano una coppia per la vita).

Questo piccolissimo gufetto migratore trascorre dalle nostre parti la bella stagione, per nidificare e covare. Sverna in Africa: arriva nella nostra isola a partire dalla primavera, mentre in autunno questi rapaci migrano. Durante la migrazione l’assiolo più attraversare anche lunghi tratti di mare, facendo sosta sulle piccole isole.  In Corsica l’assiolo è stato visto nidificare oltre i 1700 metri.

Un'altra particolarità di questo rapace sono i cornetti auricolari: quando sono abbassati (l'animale è rilassato e a suo agio) assomiglia moltissimo ad una civettina ma quando invece l'assiolo alza i ciuffi (esprime paura o aggressività) cambia completamente aspetto, diventando meno "tranquillo".

Origine zoogeografica:
Euro-centroasiatico-mediterranea
Areale di distribuzione:
Migratore parziale. Presente in tutta Italia eccetto la regione alpina e alle quote elevate degli Appennini. Nell’Isola la specie è stanziale e nidificante su tutto il territorio tranne le zone montane dell’interno.
Identificazione:
Lungo 19 cm, con un’apertura alare di 53-63 cm ed un peso di 55-130 g. Il piumaggio è superiormente bruno scuro lievemente vermicolato, con sfumature rossicce; inferiormente grigio-castano. La parte facciale è grigio-chiara. La coda è corta con ali molto sviluppate. Il becco è curvo e corto con occhi grandi giallo vivo. Nel complesso esistono due varianti di colore: una bruno-rossiccia e l’altra grigio-brunastra. Il volo è leggero e ondulato. Femmina leggermente più grande del maschio.
Habitat:
Uccello prevalentemente notturno, frequenta parchi, giardini, zone alberate in prossimità delle abitazioni umane, zone aperte in genere. Nutrendosi esclusivamente di insetti, questo rapace cerca habitat caratterizzati da clima mite e secco.
Riproduzione:
Nidifica in fossi e talvolta in vecchi nidi abbandonati da altre specie. Il maschio per attirare la femmina emette un canto caratteristico; quando una di queste risponde al segnale ha inizio la formazione della coppia. In primavera vengono deposte dalle 5 alle 6 uova, covate per circa 24-25 giorni. Una volta nati, i piccoli vengono sfamati da entrambi i genitori.
Status di conservazione:
Specie non minacciata a livello regionale.
Fattori di minaccia:
Riduzione e alterazione dell’habitat.
Grado di protezione:
Convenzione di Berna (legge 503/1981, allegato II).
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Scheda
Nome latino:
Otus scops
Nome sardo:
Assoggi, tzonca
Classe:
Ordine:
Famiglia:
Fauna:
Approfondimenti

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