Probabilmente si tratta dell'uccello notturno per eccellenza: tuttavia la civetta può essere attiva anche nel tardo pomeriggio o di prima mattina,ed è molto vigile anche nel resto della giornata.
I suoi occhi gialli e fosforescenti le consentono un'eccellente visione notturna.
Il verso della civette ha un'ampia gamma sonora: il maschio emette un malinconico "hu-u-ou" ripetuto ad intervalli variabili (tipicamente ogni 3-4 secondi); occasionalmente, però, le civette emettono anche versi striduli e fastidiosi, utili soprattutto come autodifesa.
La civetta è carnivora: come tutti gli strigiformi può ingoiare le prede intere, salvo poi di rigurgitare, sotto forma di borre, le parti indigeribili (peli, piume, denti, ossa, guscio degli insetti). Predilige piccoli vertebrati e grossi insetti.
Identificazione:
Il piumaggio degli adulti è bruno scuro con striature e macchie bianche superiormente, bianco-giallastro con barrature brune inferiormente. Ciuffi auricolari assenti. Ha la testa lievemente appiattita con dischi facciali non perfettamente frontali. Le zampe sono ricoperte di piume, il becco ricurvo è giallo-verdastro. Lunga 21 cm, un’apertura alare di 54-58 cm e un peso medio di 105-215 g. Le ali sono corte e arrotondate. Il collo è relativamente mobile consentendogli una rotazione della testa di 270°. Il volo è basso e veloce, marcatamente ondulante con battiti alternati a scivolate. Leggero dimorfismo sessuale con la femmina leggermente più grande del maschio.
Habitat:
La Civetta è un rapace che caccia abitualmente di notte e ama sonnecchiare al sole. Frequenta boschi, aree aperte con filari di alberi ad alto fusto, cespugli, filari di salici e gelsi talvolta aree urbane o semiurbane; spesso frequenta anche le zone umide, nonostante non sia un uccello acquatico. Caccia principalmente all’agguato. Si nutre prevalentemente di insetti ma non disdegna uccelli, anfibi, lombrichi, roditori, che uccide sia con il becco che con gli artigli. Talvolta, soprattutto durante l’allevamento della prole, caccia nelle ore diurne. La preda viene ingerita intera e successivamente le ossa ed i residui non digeriti vengono espulsi sotto forma di borra.