Inquadramento geografico e amministrativo
Provincia: Nuoro
Comune: Galtellì
Superficie gestita: 520 ettari
Descrizione generale
Il complesso forestale “Tuttavista” è situato nel comune di Galtellì, ha una superficie complessiva di 632 ettari, suddivisi in due comparti separati: comparto “Tuttavista” della superficie di 520 h e comparto Prunetta della superficie di 112 ettari.
I due corpi ricadono nel foglio 500 sez. I della cartografia IGM. scala1:25.000. Il cantiere forestale Tuttavista venne concesso dal comune di Galtellì per la prima volta in gestione trentennale all’A.F.D.R.S. (Convenzione in data 10.06.1992 Rep. n. 279/92).
L’area del complesso è soggetta a vincolo paesaggistico ai sensi del D.L. n. 490 del 29.10.1999
Nel comparto di Prunetta la morfologia è dolce con fenomeni erosivi limitati a superfici ricoperte da litosuoli a roccia affiorante. L’altitudine massima è di 263m, la minima e di m.52 s.l.m.. Nel comparto di Tuttavista il substrato è costituito da rocce di origine sedimentarie con dolomie e calcari massicci stratificati, da detriti di falda e di frana cementati a grossi blocchi di calcare e dolomia. I primi sono tipici di un paesaggio morfologicamente accidentato, dove i suoli presenti sono spesso ricchi di sostanza organica. I secondi si trovano nei compluvi del monte, dove la macchia degrada troviamo la terra rossa, dove invece si passa alla macchia-foresta e al bosco troviamo le terre brune. La morfologia è molto accidentata con pendenze superiori anche all’80%, l’altitudine varia da un massimo di 806 m. ad un minimo di 172 m. s.l.m..
Nel comparto di Prunetta, il soprassuolo boschivo è costituito da una associazione mista di latifoglie e conifere a prevalenza di sughera parte di origine naturale e parte di origine artificiale, mista a leccio, corbezzolo, fillirea, lentisco, mirto, olivastro, pino d’aleppo e pino domestico. Nel “Monte Tuttavista” la vegetazione spontanea è rappresentata dal bosco ceduo di leccio e dalle formazioni a macchia e macchia-foresta costituite prevalentemente da leccio e fillirea, corbezzolo, ginepro fenicio, ginepro coccolone, nelle parti più alte il bosco si fa più rado e viene sostituito dalla gariga. Gli impianti artificiali sono rappresentati dalla pineta di Pino d’aleppo e da giovani rimboschimenti misti di pino d’aleppo e leccio.