Il Presidio Forestale di Genn’antine interessa 1077 ettari interamente in concessione comunale trentennale (dal comune Villagrande Strisaili).
Comprende i 50 ettari del Parco comunale Santa Barbara: di recente concessione, insieme ai locali dell'ex-centro fieristico di Luas adibiti attualmente a sede logistica e amministrativa dell'intero Complesso, oltre all'unita gestionale del presidio forestale e il centro di smielatura.
Gli indirizzi di gestione dell’intero parco di Santa Barbara sono di tipo protettivo, paesaggistico e legati alla fruizione ricreativa per gli abitanti di Villagrande e del territorio circostante, e (specie nel periodo estivo) dei numerosi turisti che transitano in direzione Tortoli e verso altri centri balneari della costa Ogliastrina.
Inquadramento del territorio
Il bosco di S. Barbara è di proprietà del Comune di Villagrande Strisaili ed era pervenuto all’ex-Ente Foreste della Sardegna in occupazione temporanea ai sensi della Regio Decreto 3267 del 30 Dicembre 1923 sul Vincolo Idrogeologico.
L'area forestale di S.Barbara ha un’estensione di circa 646 ettari sul versante settentrionale del massicio spartiacque che divide i paesi di Villagrande ed Arzana.
Le località più rappresentative sono, da est verso ovest: Coa `e monte, Genn'e Frongia, Bacu Pedrosu, Pedra Canina, Bau `e Vigu, Sa scala `e s'ebba, Su Striano, Fontana `e Tonnai e Monte Idolo (che a Villagrande è chiamato anche Mont'e Arzana).
M.Idolo rappresenta anche la quota massima con m.1241 slm mentre la quota minima è presso Coa e monte con m. 706 slm.
Inquadramento climatico e vegetazionale
Il cantiere è esposto prevalentemente a Nord e/o Nordovest. Dall’analisi dei dati si é potuto osservare che le precipitazioni sono concentrate nel semestre ottobre-marzo, con una media annua di 1012 mm, 65 giorni piovosi, regime pluviometrico tipo IAPE. Discreto surplus idrico d'inverno, ampio deficit d'estate.
La linea di cresta che divide le cime di “Monte Idolo” “Sa Sarpa” “Luas” e il cantiere in due corpi distinti, caratterizza i popolamenti forestali: ad est i boschi naturali di leccio e la macchia (con una piccola eccezione a “Coa ‘e Monte”); ad ovest i soprassuoli artificiali che sono costituiti da pinete pure, nelle zone maggiormente degradate al momento del rimboschimento e ad esposizione più calda e da impianti misti di conifere e latifoglie nelle altre.
A sud di Genn'Antine ed a Cuscullai sono state realizzate delle parcelle di cedro dell'Atlante, specie peraltro presente anche sui versanti a S/E di Genna Roperi. Sul versante che degrada dalla Serra e Luas alla SS 389 ed alla strada provinciale per Villagrande, in quanto limitrofo a strutture turistico ricettive, nel 1989 si è provveduto ad edificare un parco erborato, con finalità didattico-ricreative, facendo uso di specie prevalentemente esotiche a radice nuda (Quercia rossa, Douglasia pseudotsuga, Ontano napoletano, Abete bianco, Olivello di boemia, Acero, Frassino, Cedro, Ciliegio etc).
I soprassuoli naturali, caratterizzati dalla lecceta prevalentemente governata a ceduo matricinato, ma con settore a fustaia, tutti a struttura irregolare, sono stati interessati da interventi di ricostituzione boschiva, tramarratura di ceppaie magagnate, successione di soggetti intristiti e invecchiati, avviamento della conversione del ceduo in fustaia, eliminazione dei fusti sottomessi e soprannumerari, miglioramento della struttura.
La zona cacuminale del Monte Idolo ha un versante che appartiene a Villagrande, ove a causa della rocciosità percentuale, non si è intervenuti con le piantagioni, è invece colonizzata dalle varie specie degli arbusti montani prostrati e da suffruticose a pulvino.
Tutti i soprassuoli si presentano vigorosi e in ottimo stato vegetativo.