Foresta demaniale di Montes: approvato approvato il Piano Forestale Particolareggiato

17 Dicembre 2020
Montes: i tacchi calcarei;  monte Fumai

Con determinazione n. 4514 del 19 ottobre 2020 del Servizio Territoriale Ispettorato Ripartimentale (STIR) di Nuoro del Corpo forestale, ai sensi della normativa regionale L.R. 1/2019, L.R. 8/2016 e nazionale D.L. 34/2018 e L. 241/90, è stato approvato il Piano Forestale Particolareggiato (PFP) della Foresta Demaniale di Montes.

Breve descrizione dell'area forestale

La foresta di Montes si estende per circa 4659 ettari di cui circa il 40% costituito da boschi di leccio e altre latifoglie, il 7%, da boschi di conifere, il 53% da superfici non forestali.  In tale contesto colturale, grande rilevanza assumono i 519 ettari di boschi d’alto fusto di leccio che, unitamente ai 316 ettari di boschi di conifere e 131 ettari di altri rimboschimenti, portano al 23% la superficie interessata da fustaie, ossia i "boschi d'alto fusto".    La foresta viene gestita direttamente dall’Agenzia Forestas ed è unità gestionale del Complesso forestale di Supramonte-Gennargentu del Servizio territoriale di Nuoro.

Il Piano di Gestione

Il piano di gestione forestale approvato ha validità per il decennio 2020/2029 e sottopone a pianificazione soltanto la foresta demaniale di Montes, interamente ricompresa in Comune di Orgosolo. L'area è inclusa nel distretto n.11 del Piano Forestale Ambientale della Regione Sardegna (Distretto PFAR Supramonte-Golfo di Orosei).

Obiettivi gestionali

I principali obiettivi nella gestione della foresta di Montes sono: 

  1. Conservazione e miglioramento della funzione protettiva esercitata della vegetazione forestale e pre-forestale (protezione idrogeologica e protezione del suolo per la prevenzione della perdita di fertilità).
  2. Salvaguardia ambientale: salvaguardia del paesaggio, delle specie e degli habitat di interesse conservazionistico ed in particolare delle specie e degli habitat di interesse comunitario.
  3. Prevenzione degli incendi.
  4. Aumento del grado di naturalità dei rimboschimenti e valorizzazione delle specie autoctone.
  5. Valorizzazione del governo a fustaia ("bosco d'alto fusto") nelle formazioni di leccio di leccio in cui non sussistono pesanti condizionamenti di natura idrogeologica, stazionale o naturalistica.
  6. Produzione legnosa (legna da ardere, cippato, legname di conifere) esclusivamente attraverso interventi colturali di diradamento e avviamento all'alto fusto.
  7. Sviluppo turistico ed in particolare del turismo escursionistico, storico e culturale, legato al carsismo ed alle aree di interesse archeologico, geologico, vegetazionale e dell'educazione ambientale.
  8. Altre produzioni del bosco quali prodotti zootecnici, miele, funghi.
  9. Aumento complessivo delle potenzialità occupazionali connesse con la gestione della foresta.
  10. Sviluppo occupazionale prevalentemente legato a turismo zootecnia.

Funzioni prevalenti, orientamenti gestionali e Comprese

Sulla base del quadro conoscitivo acquisito con le descrizioni di campo, gli studi di settore, raccolta e analisi dati, è stato possibile definire gli indirizzi gestionali per singola sottoparticella forestale.  La definizione degli indirizzi è avvenuta attraverso la definizione della funzione prevalente della sottoparticella, dell'orientamento selvicolturale della sottoparticella, delle classi colturali (comprese) e del piano degli interventi

Funzioni prevalenti

"La funzione del bosco è un concetto divenuto di uso corrente nella letteratura forestale e nella pratica per indicare le prestazioni fornite regolarmente dal bosco a favore del benessere dell'uomo e degli effetti bioecologici che si producono nell'ecosistema bosco sia a livello di stazione sia di ambiente. Tutte le funzioni del bosco intese in questo senso portano benefici o contemporaneamente benefici e costi e hanno effetto dal punto di vista sociale. Una suddivisione in funzione produttiva, protettiva, ricreativa, ecc., non soddisfa la natura delle funzioni del bosco ed è priva di senso" [Bruenig 1986].

Questo concetto, beninteso, vale dal bosco verso l'uomo.  La funzione prevalente esprime il ruolo assegnabile alla sottoparticella forestale (produzione di legname, protezione idrogeologica, ricreativa...) tenendo sempre conto di ogni altra possibile funzione che ciascuna formazione può svolgere e dell’eventuale presenza di fattori limitanti. Le particelle con prevalente funzione produttiva svolgono contemporaneamente anche la funzione protettiva nei confronti dell’erosione e del dissesto idrogeologico; allo stesso modo la presenza di aree protette o di formazioni di particolare interesse naturalistico o faunistico, non esclude a priori ogni possibilità di intervento.

Considerazioni generali

Sulla funzione di produzione: produttivo” va inteso in senso generico, poiché gli interventi non sempre saranno a macchiatico positivo dato che la loro esecuzione non è legata solo a finalità produttive, ma anche ad esigenze di carattere colturale, spesso poco remunerative.

Sulla funzione di protezione idrogeologica: è riservata a tutte le formazioni con evidenti limiti stazionali, che svolgono un importante ruolo di prevenzione da dissesti.

La funzione naturalistico-conservativa è assegnata a foreste che rivestono particolare importanza per la presenza di emergenze ambientali (fauna, flora) o la fragilità degli ecosistemi.

La funzione di ricostituzione ecologica è assegnata a formazioni forestali che necessitano di una fase di “riposo colturale” o di “attesa senza interventi”.

La funzione ricreativa scientifica didattica qualifica boschi di particolare importanza per l'attività scientifica, ricreativa e didattica.

La funzione zootecnica è assegnata comprensori che rientrano nei sistemi silvo-pastorali.

Orientamenti gestionali

L’orientamento gestionale delinea gli obiettivi che si intendono perseguire nel medio-lungo periodo attraverso interventi definite a livello di compresa: gestione a fustaia - gestione dei sistemi silvopastorali (aree aperte e boschi pascolati) - evoluzione naturale.

Le Comprese Forestali nel Piano di Montes

Il compito del Piano di Gestione è di ripartire, nel tempo e nel migliore dei modi, gli sforzi per soddisfare le esigenze colturali delle foreste.  Nella stessa compresa (classe colturale) sono stati inseriti i boschi accomunati da specifiche scelte, obiettivi gestionali e destinazioni evolutive.  Alcune comprese saranno di tipo inattivo e in questi casi l'omissione di intervento (o al limite qualche intervento minimale in situazioni speciali), rappresenta il modo migliore per raggiungere gli obiettivi prefissati. La scelta delle comprese di seguito elencate corrisponde all'obiettivo gestionale di ottenere soprassuoli più naturali e in equilibrio con l’ambiente circostante, capaci di conservare ed incrementare l’attuale livello di biodiversità:

  1. Fustaie di leccio”
  2. Fustaie di conifere”
  3. Fustaie di latifoglie”
  4. Formazioni di rilevante interesse naturalistico”
  5. Formazioni in riposo colturale”
  6. Formazioni auto ed etero protettive”
  7. "Aree a gestione speciale"
  8. "Turistico-ricreativa e didattica"
  9. "Altre superfici"

Ulteriori dettagli negli allegati

Gli elementi essenziali del Piano approvato per Montes sono riportati in allegato, con particolare riferimento ai dati sugli interventi selvicolturali previsti dal Piano di gestione di Montes per il decennio 2020/2029 (espressi in ettari ed in % sulla superficie pianificata) e con riferimento alla distribuzione delle categorie forestali e relative sottocategorie in ettari e percentuale di superficie pianificata.

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