Con determinazione n. 3291 del 04.08.2020 dello S.T.I.R. di Cagliari del Corpo forestale di vigilanza ambientale, ai sensi della normativa regionale (L.R. 1/2019, L.R. 8/2016 ) e nazionale (D.L. 34/2018 e L. 241/90) è stato approvato il Piano forestale particolareggiato della foresta demaniale di Is Cannoneris.
ALCUNI DATI
La foresta di Is cannoneris si estende per circa 4.700 ettari e viene gestita dall’ Agenzia Forestas nel complesso forestale di Gutturu Mannu, del Servizio territoriale di Cagliari.
Il Piano approvato propone interventi di vario tipo (salvaguardia e tutela del bosco, produzioni forestali, gestione forestale e turistica) che interesseranno il 6% dell'intera superficie.
Il piano di gestione forestale ha validità per il periodo 2020/2029 e oltre a interessare i comuni di Domus de Maria, Pula, Sarroch e Villa S. Pietro, fa parte del neoistituito Parco naturale regionale di Gutturu Mannu (L. R. 24 ottobre 2014, n. 20) e di diversi SIC, ZPS; ricade inoltre nel Parco Geominerario, Storico e Ambientale della Sardegna.
Obiettivi di gestione
- Salvaguardia ambientale e del paesaggio, delle specie e degli habitat di interesse conservazionistico (in particolare di interesse comunitario);
- Produzione di sughero e legna da ardere attraverso criteri selvicolturali sostenibili.
- Sviluppo turistico ed in particolare del turismo escursionistico.
- Altre produzioni del bosco e dei sistemi silvopastorali, soprattutto per quanto riguarda la zootecnica.
- Gestione oculata dell'equilibrio nelle relazioni tra fauna e foresta, in particolare per quanto concerne gli ungulati.
- Sviluppo occupazionale
Funzioni prevalenti, orientamenti gestionali e Comprese
Sulla base del quadro conoscitivo acquisito con le descrizioni di campo, gli studi di settore, raccolta e analisi dati, è stato possibile definire gli indirizzi gestionali per singola sottoparticella forestale.
La definizione degli indirizzi è avvenuta attraverso i seguenti passaggi:
- definizione della funzione prevalente della sottoparticella e dell'orientamento gestionale;
- definizione delle classi colturali (comprese);
- definizione del piano degli interventi
Funzioni prevalenti
"La funzione del bosco è un concetto divenuto di uso corrente nella letteratura forestale e nella pratica per indicare le prestazioni fornite regolarmente dal bosco a favore del benessere dell'uomo e degli effetti bio-ecologici che si producono nell'ecosistema bosco sia a livello di stazione sia di ambiente.
Tutte le funzioni del bosco intese in questo senso portano benefici o contemporaneamente benefici e costi e hanno effetto dal punto di vista sociale. Una mera suddivisione in funzione produttiva, protettiva, ricreativa, ecc., non soddisfa la natura delle funzioni del bosco ed è priva di senso [Bruenig 1986].
Questo concetto, beninteso, vale dal bosco verso l'uomo.
La funzione prevalente esprime il tipo di ruolo assegnabile alla sottoparticella forestale (produzione di legname, protezione idrogeologica, ricreativa,....), tenendo sempre conto di tutte le altre possibili funzioni che ciascuna formazione può svolgere e dell’eventuale presenza di fattori limitanti.
Le particelle con prevalente funzione produttiva svolgono contemporaneamente anche la funzione protettiva nei confronti dell’erosione e del dissesto idrogeologico; allo stesso modo la presenza di aree protette o di formazioni di particolare interesse naturalistico o faunistico, non esclude a priori ogni possibilità di intervento.
ALTRE CONSIDERAZIONI GENERALI
La funzione di produzione. Il termine “produttivo” va inteso in senso generico, poiché gli interventi non sempre saranno a macchiatico positivo dato che la loro esecuzione non è legata solo a finalità produttive, ma anche ad esigenze di carattere colturale, spesso poco remunerative.
La funzione di protezione idrogeologica è riservata a tutte le formazioni con evidenti limiti stazionali, che svolgono un importante ruolo di prevenzione da dissesti.
La funzione naturalistico-conservativa è assegnata a foreste, che rivestono particolare importanza per la presenza di emergenze ambientali (fauna, flora) o la fragilità degli ecosistemi.
La funzione di ricostituzione ecologica è assegnata a formazioni forestali che necessitano di una fase di “riposo colturale” o di “attesa senza interventi”.
La funzione ricreativa scientifica-didattica qualifica boschi di particolare importanza per l'attività scientifica e didattica. La funzione di gestione speciale è assegnata a soprassuoli oggetto di ricerca e sperimentazione da parte di centri di ricerca.
La funzione zootecnica è assegnata comprensori che rientrano nei sistemi silvo-pastorali.
Orientamenti gestionali
L’orientamento gestionale delinea gli obiettivi che si intendono perseguire nel medio e lungo periodo attraverso le forme di intervento definite a livello di compresa e sono:
- Proseguimento e/o ripristino del governo a ceduo;
- Conversione dei cedui in fustaia;
- Evoluzione naturale guidata o Evoluzione naturale libera;
- Rinaturalizzazione;
- Coltivazione della Sughereta mista.
Le "Comprese"
Il compito del Piano di Gestione è quello di ripartire, nel tempo e nel migliore dei modi, gli sforzi per soddisfare le esigenze colturali delle foreste. Nella stessa compresa (cioè classe colturale) sono stati inseriti i boschi accomunati da specifiche scelte, obiettivi gestionali e destinazioni evolutive.
Alcune comprese sono di tipo inattivo: in questi casi l'omissione di intervento (o al più qualche intervento minimale in situazioni speciali) rappresenta il modo migliore per raggiungere gli obiettivi prefissati.
La scelta delle comprese di seguito elencate corrisponde all'obiettivo gestionale ottenere soprassuoli più naturali ed in equilibrio con l’ambiente circostante, capaci di conservare ed incrementare l’attuale livello di biodiversità:
- Cedui di leccio e altre sclerofille mediterranee
- Formazioni auto ed eteroprotettive
- Formazioni in riposo colturale
- Fustaia di conifere e miste con latifoglie da rinaturalizzare
- Fustaie di leccio
- Sistemi silvo-pastorali
- Sugherete
- Turistico-ricreativa e didattica