Albero alto fino a 15 metri di altezza, con chioma globosa e rami contorti più o meno inclinati o addirittura penduli a terra; rami giovani tomentosi. Foglie ravvicinate e alterne, ellittiche con base cuneata, con 5-8 paia di nervature; lamina leggermente coriacea superiormente lucida e glabrescente, inferiormente con lanugine persistente o del tutto glabra. Le ghiande, portate su peduncoli lunghi fino a 4 cm., sono riunite in gruppi di 3-5, più raramente solitarie.
Quercus congesta
Corologia:
Specie poco frequente presente in Sardegna, Sicilia e Calabria. Tipo corologico: NW-Medit.
Fenologia:
Fioritura marzo-aprile; la maturazione delle ghiande avviene nel mese di ottobre.
Habitat:
Specie eliofila e termofila, indifferente al substrato, vegeta nell’ambiente della roverella ma in stazioni relativamente aride, preferibilmente dal livello del mare fino ai 400-500 metri di altitudine.
Forma biologica:
Mesofanerofita
Curiosità:
La Quercus congesta produce legname meno pregiato rispetto alla roverella, e viene utilizzato prevalentemente come legna da ardere. Le ghiande vengono utilizzate come alimento per i maiali ad allevamento brado. In Sardegna gli antichi le consideravano piante sacre, capaci di esercitare un influsso misterioso.