Il nome ( Glandarius ) di questi uccelli dal piumaggio inconfondibile deriva dal latino " produttore di ghiande "... possono interrarne un migliaio all'anno (per fare provvista...
Falco pecchiaiolo
Origine zoogeografica:
Paleartica
Areale di distribuzione:
In Europa, si trova dalla Scandinavia alla Spagna settentrionale, Italia centrale e la Turchia. In Italia è presente nel Centro-nord, con limite meridionale nel Lazio. Migratore transahariano, le popolazioni europee svernano in Africa. Presente in Sardegna regolarmente anche se in numero limitato durante le migrazioni autunnale e primaverile. Non si hanno prove di nidificazione.
Identificazione:
Sessi simili. La coda si presenta con una banda scura all’apice e due bande di identico colore alla base. Grande variabilità nella colorazione del piumaggio, ma generalmente si presenta bruno scuro superiormente, testa grigiastra, parti inferiori del corpo macchiettate di scuro o brune del tutto. Coda marrone-grigiastra con tre caratteristiche fasce nere, la terminale più larga. Testa, nuca e collo grigio-cenere nel maschio, più bruni nella femmina. Becco scuro a base gialla. Zampe e tarsi gialli. Iride giallo-ambra. Apertura alare 135-150 cm. Femmina poco più grande del maschio. Simile alla Poiana, da cui si distingue in volo per la forma delle ali leggermente più stretta, per la lunga coda e la testa di dimensioni inferiori. Volo agile e leggero con battute alari profonde e sinuose; raramente si osserva mentre fa lo “spirito santo”.
Habitat:
Frequenta gli ambienti boscosi d'ogni tipo, possibilmente con spazi aperti sia in pianura che in montagna. Si nutre principalmente di insetti soprattutto vespe e bombi, larve ed adulti di Imenotteri,. Si ciba anche di altri invertebrati come ortotteri, coleotteri, formiche, bruchi, ecc. Occasionalmente preda piccoli vertebrati come anfibi, rettili, roditori. Nella dieta figurano anche frutti e bacche. Durante la caccia esplora il terreno e manovra con grande agilità a quote medio-basse, sia in ambienti aperti che nel bosco. Specie estiva.
Riproduzione:
Nidifica sugli alberi e spesso utilizza i vecchi nidi delle cornacchie. Depone da metà maggio a fine giugno. Covata di 2 uova. Incubazione 30-35 giorni, svolta da entrambi i sessi.
Fattori di minaccia:
Bracconaggio, perdita di habitat e disturbo antropico sono le principali minacce alla presenza della specie.
Grado di protezione:
Convenzione di Berna, All. III; DIR. CEE 409/79, All. I; L.R.23/98.