Algiroide nano
Identificazione:
si distingue per la presenza di squame dorsali grandi, embricate e fortemente carenate, e per la presenza di un collare. Coda lunga circa il doppio della lunghezza testa-corpo. Colore dorsale omogeneo bruno scuro, bruno olivaceo, talvolta tendente al nerastro. In alcuni esemplari si osserva una linea vertebrale scura dalla nuca fino alla base della coda. Il colore del ventre è giallo-aranciato, la gola biancastra, talvolta con sfumature azzurre. Tuttavia, sul Monte Arci è stato trovato un individuo completamente nero.
Habitat:
si trova in ambienti rocciosi ma non troppo aridi e con abbondante vegetazione. La specie sembra prediligere, infatti, ombra e umidità (vallette incassate in prossimità di ruscelli, muretti a secco nel bosco, ponticelli) ma si trova anche nei ruderi, pascoli, vicino al mare e nelle isolette, ambienti generalmente piuttosto aridi. E’ quindi una specie piuttosto flessibile con una distribuzione altitudinale compresa tra il livello del mare e 1445 metri (Sardegna) e 1391 (Corsica), sulla base delle segnalazioni certe più alte. Come molte altre lucertole si nutre di invertebrati, con preferenza di ragni, formiche e ditteri (mosche, moscerini e zanzare).
Riproduzione:
poco nota. Il periodo riproduttivo va da maggio a giugno con gli accoppiamenti, mentre la deposizione delle uova arriva sino a luglio (anche a tre deposizioni). La schiusa delle uova avviene dopo due–tre mesi. In cattività alcuni individui raggiungono la maturazione sessuale entro il primo anno di vita.
Status di conservazione:
in Sardegna l’Algiroide nano è noto in un buon numero di località e in un’ampia varietà di ambienti. La specie è localmente comune, non esistono indizi di una sua rarefazione e non può pertanto essere considerata a rischio. In Corsica appare rara e in declino.
Fattori di minaccia:
alterazione dell’habitat e cambiamento degli usi tradizionali del bosco e delle aree marginali.
Grado di protezione:
All. II della Conv. Berna; All. IV della DIR. 92/43/CEE; L.R. 98/23.