Discoglosso sardo

Discoglosso sardo

Il discoglosso sardo è un rospo dal corpo snello, lungo fino a 8 cm.  La caratteristica testa triangolare, larga e corta, è poco distinta dal tronco. Gli occhi sono sporgenti con pupilla cuoriforme.  La pelle è liscia e untuosa, disseminata di punteggiature e piccole macchie circolari rade.

Il maschio presenta espansioni carnose delle dita posteriori (calli nuziali) nel periodo della riproduzione ed è privo di sacchi vocali.

Allo stadio larvale ha una dieta onnivora, mentre da adulto è un predatore di insetti e piccoli vertebrati. 

Ha abitudini notturne: è piuttosto elusivo e - contrariamente alla raganella sarda e al rospo smeraldino non si allontana troppo dall'acqua.

Vive dal livello del mare fino ai 1200 metri d'altitudine presso masse d'acqua rappresentate da fiumi e torrenti, stagni, acquitrini, pozze d'acqua ed è più dipendente dalla presenza dell'acqua rispetto agli altri Anuri. Contrariamente ad altri Anuri, come ad esempio la raganella, è disturbato dalla pressione antropica, tuttavia può ritrovarsi anche in zone umide presso insediamenti urbani.

 

Extra

Assai più piccolo del più comune rospo smeraldino (Bufotes balearicus), dal quale si distingue per la pupilla cuoriforme (il rospo smeraldino ha la pupilla orizzontale) e per gli arti posteriori più corti.

Origine zoogeografica:
Mediterraneo-tirrenica. La famiglia dei Discoglossidi è una famiglia piuttosto primitiva e con pochi generi, la cui colonizzazione della Sardegna viene fatta risalire alla prima fase del popolamento faunistico dell’Isola (Miocene superiore).
Areale di distribuzione:
Sardegna, Corsica, Isole del Giglio e Montecristo, Isola di Port Cros (Fr). Nell’Isola al specie è diffusa su tutto il territorio, comprese le isole di S. Pietro e Caprera.
Identificazione:
Anfibio anuro di medie dimensioni, più piccolo del rospo smeraldino con dimensioni che raggiungono di solito fino a 7 – 8 cm. Il corpo è snello e slanciato, la testa è subtriangolare, più larga che lunga e poco distinta dal corpo, con occhi sporgenti e pupilla cuoriforme, a differenza del rospo smeraldino e della raganella che hanno invece una pupilla orizzontale. La lingua è discoidale e non può essere estroflessa per catturare le prede, la voce è piuttosto bassa rispetto a quella del rospo smeraldino e della raganella. L’ornamentazione della pelle consiste in punteggiature e/o macchie scure, mai strisce. La pelle è liscia e viscida al tatto. Il maschio ha dimensioni leggermente inferiori rispetto alla femmina, dalla quale si distingue, durante il periodo riproduttivo, per la presenza di calli o rigonfiamenti carnosi nelle dita degli arti anteriori. D. sardus inoltre si differenzia da specie simili per gli arti posteriori più corti. E’ privo di sacchi vocali.
Habitat:
La specie è presente in un'ampia varietà di ambienti, sia in prossimità del mare che nelle zone montuose ed è possibile trovarlo fino ai 1200 m. di altitudine. D. sardus vive prevalentemente negli stagni, negli acquitrini, pozze e/o corsi d’acqua, da cui, a differenza del rospo e della raganella, non si allontana. Gli adulti sono voraci predatori di insetti e piccoli vertebrati, comprese le lucertole, mentre le larve hanno una dieta generalmente onnivora. Più dipendente dalla presenza dell'acqua rispetto agli altri Anuri, e contrariamente ad altri, come ad esempio la raganella, è disturbato dalla pressione antropica (tuttavia può ritrovarsi anche in zone umide presso insediamenti urbani).
Riproduzione:
L’accoppiamento avviene in acqua, negli stagni, acquitrini e anche nei fontanili. Si riproduce in genere due volte l’anno, tra marzo – giugno e ottobre – novembre, le uova vengono deposte singolarmente, sciolte e si depositano sul fondo dell’acqua. Il maschio emette dei richiami per attirare le femmine; durante l’accoppiamento, che è lombare e di breve durata, la femmina può deporre fino a mille uova sulla vegetazione sommersa o sul fondo. Le uova sono marrone scuro o nere, con un polo grigio chiaro o bianco ed hanno un diametro (compreso il rivestimento gelatinoso) di 3 – 4 mm (Delaugerre & Cheylan, 1992). La schiusa avviene generalmente dopo pochi giorni. Le larve misurano 3 – 4 mm e sono caratterizzate da una veloce crescita che li porta a raggiungere le dimensioni di 25 – 35 mm al fine della metamorfosi, che si compie in uno – due mesi.
Status di conservazione:
Specie il cui status non è sufficientemente conosciuto, il cui rischio di estinzione potrebbe comunque essere reale.
Fattori di minaccia:
In Sardegna la specie ha subito un significativo declino a causa della riduzione degli habitat.
Grado di protezione:
Convenzione di Berna (legge 503/1981, allegato III); Dir. CEE 43/92 All. B,D; Legge Regionale 29 luglio 1998, n° 23.
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Scheda
Nome latino:
Discoglossus sardus
Nome sardo:
Arrana, Rana de siccu
Classe:
Ordine:
Famiglia:
Fauna:
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