Un'AQUILA del Bonelli è (PURTROPPO) morta (ad Ottana). Ma altre cinque verranno rimesse in libertà a breve...

29 Aprile 2019
l'aquila Saccaia morta ad Ottana, appena ritrovata

L'esemplare di Aquila del Bonelli è venuta a contatto con un elettrodotto nella zona di Ottana, ed è morta per elettrocuzione.

Il suo nome era Saccaia

Era stata ribattezzata "Saccaia" dagli operai di Forestas che l'avevano accolta in Sardegna e liberata un anno fa; era una dei sei esemplari già reintrodotti a partire dal 2018 nel Parco Naturale Regionale di Tepilora, in collaborazione con l'ISPRA e la ONG spagnola GREFA (Grupo de Rehabilitación de la Fauna Autóctona y su Hábitat) nell'ambito del progetto Life Aquila A-Life, operativo in Spagna/Francia/Italia per la reintroduzione-ripopolamento dell'Aquila fasciata nel Mediterraneo occidentale.

Si trattava di una femmina adulta di 2 anni arrivata dal centro di recupero fauna del GREFA in Spagna. Questo fatale incidente rientra nelle statistiche previste per questi rapaci: tuttavia è un fatto che addolora sia per il grande seguito che sta avendo il progetto di reintroduzione in Sardegna, sia per l'affetto che ha circondato, da subito, questi splendidi animali che tornano nella nostra Isola dopo la scomparsa avvenuta il secolo scorso.

Nuovi rilasci: il progetto non si ferma

Quest'anno verranno rilasciati almeno altri 5 esemplari (già arrivati in Sardegna nei giorni scorsi) - si presume che il rilascio sarà nel mese di giugno: il progetto di reintroduzione continuerà con rilasci ulteriori anche nei prossimi anni.

All'attualità, restano in circolazione quattro delle sei aquile rilasciate nel 2018 (un'ottima percentuale di successo) di cui 3 femmine.  Sabato scorso sono però già state accolte nella voliera che Forestas ha predisposto nel PNR di Tepilora, cinque nuove aquile pronte per il ritorno nei nostri cieli.
 

L'elettrocuzione (o folgorazione)

Si verifica quando gli uccelli vengono a contatto con due cavi o quando si appollaiano su un pilone conduttore (in metallo) e toccano contemporaneamente un cavo.
In Europa questo fenomeno ha un impatto importante nei confronti dei volatili, in particolare #rapaci, #cicogne, e #corvidi.

La folgorazione e le collisioni con le linee elettriche sono peraltro tra le principali cause di morte per molte specie di interesse conservazionistico.

In tutti i paesi europei sono in corso di attuazione, in collaborazione con le compagnie elettriche, progetti che consistono nell'adozione di misure che limitino il più possibile questo problema, in particolare nelle aree in cui si abbia presenza di specie rare.  Anche in Sardegna l’ENEL sta già mettendo in opera sistemi per evitare questi gravi incidenti.

L’elettrocuzione, insieme agli impatti contro le pale dei parchi eolici, rappresenta attualmente una grave minaccia per la conservazione della nostra avifauna.

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