Nella giornata di pre-apertura della caccia alla tortora, prevista dal calendario venatorio, domenica scorsa si è verificato un nuovo caso, vittima stavolta un falco pellegrino.
Il ricovero nel centro veterinario, presidio di una rete regionale che cura e tutela la fauna selvatica, è avvenuto nella serata di domenica: il rapace sarebbe stato sparato in località Scala Erre, in comune di Sassari. Fino a poche ore fa, il veterinario Forestas lo ha tenuto in terapia di stabilizzazione in attesa dell'intervento per asportare i corpi estranei. Si tratta chiaramente di pallini da arma da fuoco.
Nei centri fauna, ogni anno, in occasione dell'annata venatoria, si verifica un picco di ricoveri, nei centri veterinari Forestas, di specie protette con danni da arma da fuoco, con casistiche che spaziano dalle ferite gravi ma recuperabili, alla morte. E gli esemplari recuperati e soccorsi potrebbero essere la punta di un'iceberg, con numeri ben superiori.
Un episodio, come tanti altri, che non fa certo bene al mondo venatorio, che in larga maggioranza conosce bene, e rispetta, la Natura e le specie protette. Di certo, il povero rapace dovrà fare i conti per tutto il resto della vita, con i danni causati da uno sconsiderato, irresponsabile atto vandalico.
Aggiornamento delle ore 12
Nell'ultima foto (allegata) si vede il "paziente" ricoverato, dolorante e rigido, nella voliera.
L'intervento chirurgico non ha ancora avuto luogo: il veterinario Forestas deve ancora valutare quali dei pallini debbano essere estratti. Non si tratta di un operazione facile, perché si rischiano lesioni permanenti ai legamenti. Dunque il rapace resta sotto terapia di stabilizzazione e con alimentazione assistita in attesa di attenta valutazione della profondità in cui sono inseriti i pallini, e di che tipo di intervento portare avanti, quali estrarre dal corpo del falco (se potenzialmente lesivi per articolazioni, tendini, organi interni) e quali lasciare (se superficiali e non dannosi).
Di certo, il rapace dovrà fare i conti per tutto il resto della vita, con i danni causati dall'inutile aggressione umana.